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SULMONA – Un grido liberatorio del tipo “anche questa è fatta”, un arrivederci a lunedì per l’ultimo scoglio da affrontare prima degli orali. Queste le prime sensazioni che si avvertono dai maturandi peligni al termine del temutissima seconda prova. Gli studenti del Liceo Scientifico “E. Fermi” come Venditti ripetono ancora oggi “ la matematica non sarà il mio mestiere”. Una prova poco fattibile per la maggior parte dei maturandi che non si aspettavano un grado di difficoltà cosi consistente. Agli studenti si richiedeva la costruzione di un serbatoio, tra studio di funzioni e quesiti di geometria analitica. “Non è stata facile affatto, ciò che conta è che ci siamo tolti anche questo peso”, incalzano gli studenti del “Fermi”. Più sereni e distesi ragionieri e geometri, che hanno sostenuto gli esami per il secondo anno consecutivo all’Iti di Pratola Peligna. Lo stesso può dirsi per i maturandi dei tre indirizzi dell’Istituto Industriale. Al Liceo “Classico” la sorte è caduta su Isocrate che invita i suoi cittadini a non cadere nella trappola dell’ingiustizia. Al Linguistico proposto un articolo del Guardian. Per i maturandi peligni tre giorni di ripasso e di studio prima della terza prova, in programma lunedì 27 giugno. L’ultimo ostacolo prima del conseguimento della maturità saranno le prove orali, ma per molti la prova più dura è andata.

Andrea D’Aurelio

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