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SULMONA – Sempre più vicino il riconoscimento di Patrimonio Unesco per il Rito dei Serpari di Cocullo. Dopo i numeri record dell’edizione 2017, alla quale hanno preso parte oltre 20 mila persone da tutto il mondo, si comincia a pensare alle ultime tappe da seguire per tagliare il traguardo. Entro due mesi dovrà essere presentato il piano di salvaguardia urgente con dieci foto simbolo del Rito di Cocullo e un video emblematico. Tutti accorgimenti da adottare e procedure da adempiere per arrivare, entro il mese di settembre, a consegnare il fascicolo completo. Un dossier lo scorso 23 gennaio è già arrivato sul tavolo del Ministero dei Beni Culturali e della Commissione Unesco che nei due giorni di festa ha avuto modo di toccare con mano la sacra manifestazione di Cocullo con tutti i suoi risvolti antropologici, sociali e religiosi. Il Rito dei Serpari è stato inserito nella lista di salvaguardia Unesco. Un passo importante che lascia ben sperare sulla conclusione dell’iter. “Abbiamo puntato molto su questo aspetto”- spiega Pasquale D’Alberto dell’associazione Di Nola- “puntando anche al post terremoto poiché se non parte la ricostruzione i nostri centri si svuotano dal punto di vista urbanistico e sociale”.

Andrea D’Aurelio

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