SULMONA – Comincia la fase che dovrà portare al riconoscimento del rito dei Serpari di Cocullo a Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’Unesco. E’ stata infatti consegnata al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo la bozza del dossier che pone Cocullo, la sua festa e la rete della devozione a San Domenico Abate nella lista di salvaguardia urgente. I componenti del gruppo di lavoro Valentina Zingari, Omerita Ranalli, Enrico Grammaroli e Lia Giancristofaro il prossimo 22 novembre incontreranno a Roma il funzionario del Mibact Stefania Baldinotti. “Da adesso parte un percorso che prevederà una contrattazione con i responsabili del Ministero per arrivare a produrre un dossier che sia il più completo possibile ed attinente alle esigenze della commissione Unesco di Parigiâ€. E’ quanto ha affermato il sindaco di Cocullo Sandro Chiocchio che, insieme agli attori coinvolti nell’importante percorso, ha fatto il punto della situazione in una conferenza stampa a Sulmona ospitata nella sede della Casa delle Culture per volontà di Luisa Taglieri che, come vice sindaco della precedente legislatura, aveva avviato un discorso per il sostegno alla candidatura che è stato recepito appieno dall’attuale amministrazione del sindaco Annamaria Casini. Alla presenza dei rappresentanti dell’associazione Di Nola e della Pro Loco di Cocullo, è stato sottolineato proprio l’appoggio che si registra anche da parte delle altre municipalità del territorio. “E’ un percorso – ha proseguito Chiocchio – che riguarda non solo Cocullo ma tutta la Valle Peligna perché, essendo una candidatura a salvaguardia urgente, richiede un lavoro dell’intero territorio e della Regione per crescere a livello socio-economico e per poter salvaguardare le nostre tradizioni. Tutti gli attori devono essere coinvolti il più possibile per portare a termine questo risultatoâ€.
Quali sono i tempi previsti per l’ottenimento del riconoscimento?
“Non è possibile dirlo – risponde il sindaco – perché ora ci sarà un periodo più o meno lungo di qualche mese per la contrattazione con il Ministero dopodiché si dovrà arrivare a formulare una candidatura che sia presentabile a Parigi. Servirà sicuramente qualche mese per produrre il dossier completo ma i tempi certi non li abbiamoâ€.
In attesa del riconoscimento, nel 2018 il rito dei Serpari sarà caratterizzato da due appuntamenti di rilievo, il primo cammino di San Domenico Abate dal 30 aprile al 6 maggio ed il 28 aprile un convegno con la partecipazione di Comuni colpiti dal terremoto.
Domenico Verlingieri