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SULMONA – Ha origini sulmonesi Suzi Quatro, la rockstar americana. E’ quanto è venuto fuori da una ricerca condotta da Geremia Mancini, presidente onorario dell’associazione culturale “Ambasciatore della fame”. Mancini porta alla ribalta il caso di una stella del rock americano che ha origini abruzzesi, mentre sino ad oggi, erroneamente – sostinene Mancini – si era parlato di origini siciliane. Michele “Mike” Quattrocchi, infatti, nacque a Sulmona, il 7 marzo del 1893, da Francesco e Orsola Gentile. Il giovane Michele emigro’ per gli Stati Uniti nel 1908 ed arrivo’ ad “Ellis Island” sul transatlantico “SS Cretic”. Subito dopo il suo cognome fu abbreviato ed “americanizzato” in “Quatro”. Michele – ricostruisce Mancini – conobbe il duro lavoro della miniera. Qualche anno dopo incontro’ e sposo’ l’italo-americana Laura Boscoli. Il loro primo figlio, Arturo, nacque il 3 marzo del 1914. Arturo di vivacissima intelligenza si laureo’ in ingegneria e lavoro’ per la “Fisher Body Division” della “General Motors Corp.” di Detroit. Da bambino imparo’ a suonare il violino e fu definito un “bimbo prodigio”. Crescendo divenne anche un abilissimo ed apprezzato pianista. Coltivo’, fino all’ultimo, questa sua straordinaria passione. Suono’ in una band jazzistica e tenne concerti di pianoforte a scopo beneficio. Girava per le varie case di riposo suonando per gli ospiti. Arturo sposo’ prima Gladys Schiffer e poi Helen Sanislay di origini ungheresi. Da quest’ultima, tra gli altri, ebbe un bimba, nata a Detroit, il 3 giugno del 1950, a cui fu dato il nome di Susan Kay. La ragazza crescendo dimostro’ una straordinaria propensione musicale e assunse il nome di “Suzi Quatro”. La ragazza diverrà una delle leggende del Rock e venderà milioni di dischi. Apprezzata bassista, cantante ed attrice (“Happy Day”) è, dopo oltre 50 anni di attivita’, tutt’ora amata e seguita da milioni di fan. Non si contano i riconoscimenti e i premi ricevuti. Nel 2016 l’universita’ “Anglia Ruskin University” gli ha conferito la laurea di “Dottore in Musica” per il suo straordinario contributo dato alla musica.

A.D.A.

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