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SULMONA – Non piace all’ordine degli architetti il concorso bandito al Comune di Sulmona, riservato a due istruttori amministrativi. La selezione pubblica, infatti, dimentica di prevedere fra i requisiti la laurea in architettura e ingegneria. Gli unici titoli di studio che consentono di intervenire nei settori più sguarniti, secondo degli architetti, dei lavori pubblici e dell’urbanistica. “Dalla disamina del bando – scrive in una lettera al sindaco Annamaria Casini il presidente dell’Ordine degli Architetti Edoardo Compagnone -si rileva che coloro che avessero intenzione di partecipare al concorso dovrebbero essere in possesso dei seguenti titoli di studio: laurea in Giurisprudenza, Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze della Pubblica Amministrazione, con esclusione, quindi, del diploma di laurea in Architettura ed in Ingegneria. Ne consegue che coloro che dovessero beneficiare degli indicati due posti di lavoro non saranno destinati ad essere impiegati presso il comparto dei Lavori Pubblici né dell’Urbanistica, dato che la conoscenza di tali materie, in effetti, è strettamente afferente alla formazione di coloro che abbiano conseguito le specifiche lauree suddette. Pertanto si comunica che il nostro Ordine vigilerà sull’esito del suddetto concorso e che provvederà a verificare periodicamente la destinazione lavorativa di coloro che dovessero essere selezionati dal Comune di Sulmona a seguito del bando”.

Andrea D’Aurelio

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