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SULMONA – Un’opportunità per il Comune di riscuotere vecchi crediti evitando costi amministrativi ed eventuali contenziosi e per il debitore di ottenere una significativa riduzione del debito grazie all’esclusione delle sanzioni. Questo il duplice obiettivo del “regolamento per la definizione agevolata delle ingiunzioni fiscali delle entrate tributarie”, approvato ieri, a maggioranza, dalla Commissione Bilancio. Il provvedimento disciplina la definizione agevolata delle sole entrate comunali tributarie, ossia Imposta Comunale sulla Pubblicità (ICP) e tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP), non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscale. La definizione agevolata, detta “rottamazione”, viene estesa anche alle ingiunzioni fiscali notificate, nel periodo compreso che va dall’ anno 2000 all’anno 2016, dall’ente territoriale, ovvero da un concessionario incaricato della riscossione, iscritto nell’“Albo per l’accertamento e riscossione delle entrate degli enti locali”. “L’applicazione della definizione agevolata alle posizioni, oggetto di ingiunzione”- spiegano in una nota Alessandro Pantaleo e Cristian La Civita, rispettivamente Presidente della Commissione Bilancio e assessore al bilancio- “è attualmente fissata al 1° febbraio 2017, per questo, in considerazione del ristretto termine per deliberare sarà inserita all’o.d.g. del Consiglio Comunale convocato per il 31/01/2017”. Pantaleo e La Civita precisano che “l’approvazione del regolamento non deve essere considerata “un atto dovuto”, in quanto le disposizioni normative non obbligano i comuni a deliberare “l’adesione alla definizione agevolata”, di conseguenza viene demandata ai singoli enti la scelta di emanare,o meno, un provvedimento ad hoc che consenta ai contribuenti di usufruire della “rottamazione” degli importi dell’ingiunzione fiscale oggetto di notifica”. “Tale provvedimento”- concludono- “è una prima misura all’interno di un percorso che si intende avviare in stretta collaborazione con i commercianti, per dare risposte concrete alle richieste dagli stessi pervenute”.

Andrea D’Aurelio

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