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SULMONA – Non è andato giù al Commissario liquidatore della Comunità Montana Peligna Eustachio Gentile il Masterplan definitivo approvato dalla Giunta regionale lo scorso 19 aprile. Per Gentile è troppo evidente la differenza fra la “montagna di serie a” e la “montagna di serie b”, tant’è che il disappunto è stato messo nero su bianco in una missiva indirizzata al Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso e al suo vice Giovanni Lolli. “Da un lato emerge una realtà della montagna molto fortunata – afferma il commissario – anzi da serie A dove i soldi continuano ad arrivare a fiumi. E chi non è capace di fare impresa con interventi pubblici di quella portata? Un’altra piccola parte, la montagna di serie b, quella sfortunata, non solo è completamente dimenticata ma dove da troppi anni non vi arriva nemmeno un rigagnolo”. Chiaro il riferimento ai paesi della Valle del Sagittario, in modo particolare a Scanno e Campo di Giove. Gentile scrivendo a D’Alfonso e Lolli non usa mezzi termini. “Prendiamo atto”- prosegue- Eche per voi le popolazioni che risiedono in questa parte dell’Abruzzo interno montano non contano nulla e che i loro problemi e le loro speranze di sviluppo non rientrano nella vostra visione progettuale d’insieme”. “Mi auguro di potervi incontrare per rappresentarvi compiutamente le aspettative di questa parte dell’Abruzzo. Ma so che forse anche questa mia speranza resterà solo un sogno. Forse, per il ruolo che rivesto, ho osato troppo. Ma almeno”- conclude- “mi sento con la coscienza a posto”.

Andrea D’Aurelio

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