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SULMONA – Una diminuzione del flusso turistico pari al 48% con tempi di permanenza medi che scendono da 2,73 giorni a 1,81. E’ questa l’amara fotografia scattata dal Consorzio Sviluppo Turistico “Cuore dell’Abruzzo” a proposito delle presenze negli alberghi nel week end di capodanno. Dopo il sold out registrato lo scorso anno, questa volta non si può sorridere. 189 il totale delle camere occupate in cinque strutture alberghiere: “Hotel Armandos’s, Hotel Rojan, Hotel Le Ginestre, Hotel Sagittario, Residenza Villa Giovina”. 355 le presenze registrate in tre giorni, dal 30 dicembre al 1 gennaio. Gli arrivi sono 189, dal momento che la permanenza non si è limitata solo al giorno di capodanno. Il tasso di occupazione è pari al 57,94%, mentre il tasso di permanenza media è di quasi 2 giorni. “Avevamo preventivato una diminuzione dei flussi turistici, legati alla cadenza del calendario, fisiologicamente sfavorevole, che ha visto le festività di Natale e Capodanno venire di domenica, privando i turisti del giorno di appoggio che consentisse di programmare un soggiorno più lungo”- rileva Gianluca Casaccia, Presidente del Consorzio. Gli albergatori non mancano di sottolineare come, in un periodo dell’anno dove il calendario è sfavorevole, serve una programmazione turistica adeguata per incrementare le presenze in città e sul territorio. “La mancanza di neve unita alla creazione di una proposta turistica territoriale appetibile avrebbe probabilmente potuto alleviare la sofferenza”- conclude Casaccia- facendo notare come a sorridere sono state le strutture che hanno organizzato il cenone di capodanno, incassando il sold out.

Andrea D’Aurelio

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