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SULMONA – Gli stranieri residenti in Abruzzo sono passati da 86.245 del 2014 a 86.363 del 2015 registrando un incremento di appena 118 unità: dato, quest’ultimo, che in sostanza segna una battuta d’arresto alla crescita degli stranieri e comporta una flessione del numero di residenti. La crescita più elevata, sia in valore assoluto che in valore percentuale, è stata registrata a Vasto, mentre Sulmona registra il peggior risultato in valore percentuale e il secondo peggior risultato in valore assoluto. A renderlo noto è il professore Aldo Ronci. Nel capoluogo peligno si registra una decrescita di 64 unità pari al – 4,26%-. In Abruzzo il rapporto tra stranieri e popolazione è stato del 6,51% di gran lunga più basso dell’8,29% italiano. I cinque gruppi più numerosi di stranieri sono i romeni con 27.003 (31%), gli albanesi con 12.752 (15%), i marocchini con 7.314 (8%), i macedoni con 4.874 (6%) e i cinesi con 4.263 (5%). Secondo Ronci la provincia che vede la presenza del maggior numero di stranieri è L’Aquila con 24.183 unità; segue Teramo con 23.957, Chieti con 20.584 e Pescara con 17.639. Variazioni degli stranieri nelle province abruzzesi Le variazioni del numero degli stranieri nelle province abruzzesi sono state del tutto disomogenee, L’Aquila (-174) e Pescara (-114) hanno subito una flessione, Teramo (+17) è rimasta stabile mentre Chieti (+389) è cresciuta. La distribuzione degli stranieri a livello provinciale tra i quattro gruppi nazionali più numerosi evidenzia una presenza di ben otto nazionalità. Tra i gruppi più numerosi l’unico ed essere presente i tutte e quattro le province è quello romeno che varia dagli 8.233 di Chieti ai 4.949 di Pescara. I gruppi più consistenti tra i quattro gruppi nazionali più numerosi non presenti in tutte e quattro le province sono: a Teramo gli albanesi con 5.007 unità e i cinesi con 2.562 occupati per la gran parte nell’industria manifatturiera; all’Aquila i marocchini e i macedoni che con 3.964 e 2.718 si concentrano soprattutto nella Marsica dove lavorano nell’agricoltura; a Pescara gli ucraini con 1.510 e i senegalesi con 1.160; a Chieti i polacchi con 709 unità.

Andrea D’Aurelio

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