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“Il dolore accusato dalla sua opera d’arte è un dolore accusato dall’intera città di Pescara. Io stesso ne ho portato le cicatrici che poi si sono trasformate in segni di vittoria. Anche per questo, sarei felice se un’altra opera d’arte del maestro giapponese Toyo Ito riguardasse l’Abruzzo”. E’ l’auspicio che il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ha espresso, questa mattina, in Comune, nel corso dell’incontro con l’archistar nipponico autore dello Huge Wine Glass che, nel 2009, subi un cedimento strutturale 40 giorni dopo la sua inaugurazione.

Da quella vicenda è nato poi un procedimento civile per una richiesta di risarcimento danni da parte del Comune di Pescara per oltre un milione di euro. Il 20 gennaio si terrà in Tribunale a Pescara una nuova udienza in cui dovrebbe testimoniare anche Toyo Ito.

    “L’incontro di oggi – ha spiegato il sindaco Marco Alessandrini – vuole servire anche per sanare una ferita; e con il Maestro che abbiamo inviato in Comune inizieremo a discutere su quello che potrà succedere dopo quello che accadde sette anni fa con la rottura del Calice. Come noto c’è una causa in corso e il 20 gennaio ci sarà uno snodo importante su questa vicenda. Le parti – ha spiegato il primo cittadino di Pescara – sono disponibili a porre in essere accordi transattivi, trattandosi di una richiesta di risarcimento di oltre un milione di euro. Il punto è capire dalla viva voce del Maestro quale è il suo punto di vista in ordine alla possibilità di costruire nuovamente un’opera di quel tenore. Da un lato c’è la preoccupazione dell’artista che si possa ripetere il collasso. Dall’altra ci sono la disponibilità e le rassicurazioni di Clax Italia (l’azienda laziale che ha realizzato materialmente ed eseguito l’opera) in ordine ad una tecnologia in grado di permettere la realizzazione dell’opera. Oggi organizzeremo anche degli incontri trilaterali per verificare quali prospettive ci sono per un eventuale abbandono della causa, una definizione bonaria della controversia e di ricollocamento di una nuova vecchia copia dello Huge Wine Glass. A tal proposito noi siamo consapevoli della grandezza artistica dell’autore e dunque vogliamo ascoltare il suo pensiero, tenendo che la nostra prima idea sarebbe quella di replicare l’opera, ma siamo anche disponibili, seguendo le indicazioni anche spaziali del Maestro Toyo Ito circa la possibilità di fare altro. Su questo però incombe anche la questione del rapporto con la Clax Italia e dei contratti che hanno la loro rilevanza. Quella di oggi – ha  concluso il primo cittadino di Pescara – è stata anche l’occasione per rivedere un grande artista che come noi vuole  superare quella ferita aperta nel 2009 e trovare una soluzione  al fine di regalare alla nostra città  e alla sua piazza più  importante un luogo di attrazione”.   L’artista giapponese, arrivato a Pescara con il suo staff è stato molto prudente: “Sono sincero. Ci incontriamo con il sindaco per sapere cosa si per il futuro e quindi poi con il tempo potremo chiarire tutta la situazione. Oggi vogliamo superare quella ferita e lo vogliamo fare per i cittadini di Pescara e per questa che ritengo una città molto bella”. (ANSA).

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