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Sembra non finire mai l’odissea del palazzetto dello sport al Centi Colella donato dal governo giapponese alla città dell’Aquila. Dopo il caso degli isolatori sismici, ora anche quello del calcestruzzo rischia di rimandare a lungo il completamento della Struttura il cui completamento era stato promesso per i primi mesi del 2017. il nuovo ostacolo sarebbe da attribuire alle caratteristiche non conformi nella realizzazione del calcestruzzo, non conformità che ha causato la redazione di una perizia di variante attualmente all’esame del Geno Civile.

I costi per il Comune de L’Aquila continuano quindi ad aumentare, dato che dovrà far fronte agli imprevisti dovuti all’allungarsi dei tempi, e che non sono coperti dalla cospicua donazione dei giapponesi. Si tratta di fondi dai 2 ai 4 milioni di euro, metà dei quali sono stati già individuati dal Cipe. Purtroppo nelle condizioni attuali i tempi e modi del completamento dell’impianto sportivo da 1000 spettatori sono incerti.

Nonostante un inizio molto complicato e carico di qualche tensione, l’inizio dei lavori, il 16 settembre del 2014, sembrava aver aperto la strada a un’operazione non lunghissima e certamente molto affascinante e attesa. Complicata in qualche modo dalla volontà dei nipponici di seguire in primissima linea tutta la “filiera”, affidandosi a tecnici e imprese di propria fiducia, ma nata sotto i migliori auspici in occasione del G8 post terremoto, quando l’ambasciatore Kazuyoshi Umemoto era al seguito della delegazione del primo ministro dell’epoca, Taro Aso. Il Paese del Sol Levante senza indugi annunciò una donazione cospicua, milionaria, attraverso cui dotare la città di un moderno palasport convertibile anche in centro per le emergenze, all’occorrenza. 

Superati tutti gli intoppi preliminari, urbanistici e tecnici, era stata fissata una prima scadenza per la fine lavori ad agosto dello scorso anno. Poi lo stop degli isolatori e ora la grana del calcestruzzo, aggiunta a quella, persino più importante, legata alla mancanza di fondi. Impossibile, stando così le cose, che si riuscirà a rispettare la “nuova” scadenza fissata per i primi mesi del 2017. La sfida, piuttosto, sarà ora quella di evitare che per molto tempo resti solo un brutto “scheletro” a oscurare l’ingresso di Centi Colella e a distrarre il continuo passaggio delle auto.

Nelle intenzioni il palazzetto dovrebbe essere largo 52 metri e alto 12, per una capienza di circa mille spettatori e una funzione multipla: sport, ma anche spettacoli, concerti, eventi.

Marco Malvestuto

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