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SULMONA – Approda in Regione il caso della Magneti Marelli di Sulmona. E’ il consigliere regionale Leandro Bracco a interessare la Giunta Regionale all’indomani delle ultime vicende legate alla protesta per le temperature bollenti e al licenziamento di un operaio. Chiedo all’esecutivo regionale – interviene Leandro Bracco – una seria riflessione riguardo le condizioni in cui si ritrovano a operare i lavoratori della Magneti Marelli di Sulmona. Sono fermamente convinto infatti che a prescindere dalla doverosa produzione per la quale ogni singolo operaio si deve impegnare, la dignità sul lavoro debba essere garantita a ogni lavoratore. Senza se e senza ma”. Il consigliere ritiene “grave il clima in fabbrica ai limiti dell’intimidazione mentre la condizione lavorativa si fa sempre più precaria fra turni stressanti, caldo asfissiante con condizioni di lavoro estremamente difficili e un sindacato che sempre più in difficoltà non riesce a difendere i lavoratori anche per via di accordi sottoscritti che impediscono qualsiasi azione di lotta immediata”. “Andrebbe infatti prima espletata – prosegue il Consigliere – la cosiddetta ‘procedura di raffreddamento’ prevista nel Contratto collettivo separato che i sindacati, eccetto la Fiom-Cgil, hanno sottoscritto e che ora li vincola impedendo di fatto la proclamazione dello sciopero in maniera immediata. “Il giusto appello all’unità fatto alle organizzazioni sindacali da parte proprio della Fiom-Cgil – conclude Bracco – evidenzia l’esigenza di far fronte comune rispetto a un modo di agire aziendale a dir poco sui generis che finora ha prodotto tre licenziamenti, provvedimenti disciplinari di grave insubordinazione e raffiche continue di visite fiscali”.

Andrea D’Aurelio

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