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SULMONA- Permettere l’uscita da una condizione di fragilità sociale attraverso l’attivazione di progetti individualizzati di accompagnamento al lavoro, in grado di fornire risposte differenziate in funzione delle caratteristiche dei bisogni dei destinatari. Il Comune di Sulmona è capofila di un’ associazione temporanea di scopo per contrastare la povertà e l’esclusione sociale. E’ stato firmato oggi a palazzo San Francesco l’Atto Costitutivo tra il Sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, rappresentante dell’ente capofila dell’Ambito sociale distrettuale n 4 Peligno, il Sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, Comune capofila dell’Ambito distrettuale sociale n 6 Sangrino, e i rappresentanti dei soggetti facenti parte della rete: la Sintab srl, il Centro di formazione Opportunity srl, il Consorzio Pmi Alto Sangro, Manpower srl. Il progetto, intitolato “Wake up lavoro”, prevede l’attuazione di tirocini formativi e attività di inclusione socio-lavorativa, a favore delle persone in condizione di svantaggio e povertà certificata, residenti nel territorio degli Ambiti interessati, presi in carico ai servizi sociali professionali. “Abbiamo ottenuto l’importante finanziamento pari a 449. 399 euro dalla Regione Abruzzo, nell’ambito del bando “Abruzzo Include – programma operativo fondo sociale europeo 2014-2020, risultando al quarto posto nella graduatoria regionale. Esprimiamo soddisfazione per l’obiettivo raggiunto grazie a un lavoro di sinergia con il comprensorio dell’Alto Sangro, nella persona del Sindaco, Angelo Caruso, e con gli altri partner coinvolti, operatori nel campo della formazione e delle politiche del lavoro, nella consapevolezza che interventi per l’integrazione socio-lavorativa possono essere affrontati solo in maniera congiunta” afferma il Sindaco Annamaria Casini . “Si tratta” sostiene l’Assessore al Sociale e Vicesindaco Mariella Iommi “di un importante strumento in grado di contrastare la povertà e favorire l’inclusione attiva di soggetti svantaggiati, dando loro un’opportunità concreta al fine di poter consentire loro di rimettersi in gioco e superare le difficoltà”.

Andrea D’Aurelio

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