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SULMONA – E’ attesa per il prossimo 8 dicembre la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea in merito al ricorso della Undis Servizi s.r.l. sulla convenzione stipulata, nel novembre 2014, tra la precedente amministrazione Ranalli ed il Cogesa per la gestione del servizio rifiuti. Il Consiglio di Stato, nell’ottobre 2015, ha accolto l’istanza della Undis di sottoporre gli atti di affidamento in house all’attenzione dei giudici della Corte europea che sta per mettere la parola fine sulla vicenda. E’ impossibile prevedere quel che accadrà e non c’è da stare tranquilli dopo il pronunciamento della Commissione europea, richiesto proprio dalla Corte di Giustizia, che lo scorso 19 aprile ha sollevato alcune questioni che potrebbero rimettere in discussione tutto con il rischio di annullare l’affidamento del servizio al Cogesa. Se così fosse si creerebbe un precedente che spingerebbe a rivedere quanto avvenuto anche negli altri Comuni. La questione riguarda infatti la possibilità che, così come si è proceduto a Sulmona, i 26 Comuni soci del Cogesa potranno affidare alla stessa società il servizio di raccolta rifiuti, senza gara pubblica. La Undis, in qualità di società esclusa dall’appalto, si era rivolta al Tar che aveva respinto in prima istanza il ricorso. La questione è approdata successivamente al Consiglio di Stato che ha dovuto constatare come le questioni poste non hanno precedenti. Il supremo giudice amministrativo ha ritenuto pertanto di dover trasmettere gli atti alla Corte di Giustizia europea, con sede nel Lussemburgo, affinché valuti se l’affidamento disposto dal Comune di Sulmona sia contrario o meno ai principi comunitari. La sentenza dell’8 dicembre chiarirà ogni dubbio.

Domenico Verlingieri

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