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SULMONA – Da un lato il debutto della nuova Giunta Comunale all’indomani di tutte le polemiche del post rimpasto e dall’altro il ritorno del Partito Democratico sui banchi dell’assise civica. Saranno queste le due novità della nuova seduta consiliare di Palazzo San Francesco, convocata in sessione straordinaria per domani alle ore 10. Si dovrà discutere della situazione politico-amministrativa come richiesto dal consigliere di minoranza Bruno Di Masci che ha chiesto al sindaco Casini di spiegare alla città le ragioni del rimpasto che ha portato all’ingresso di due nuovi assessori, Nicola Angelucci e Stefano Mariani, che hanno preso il posto dei dimissionari Mario Sinibaldi e Paolo Santarelli. Se la minoranza chiede risposte dall’altra parte il clima non è del tutto sereno con il consigliere Andrea Ramunno che ha dato lo stop al “politichese”, chiedendo confronti sui temi e non sulle poltrone, e Avanti Sulmona che stempera i toni, restando fedele al mandato degli elettori senza aver bisogno di richiami di appartenenza. Insomma si entra in aula con qualche mal di pancia e non si tratta dell’influenza stagionale. Ma domani sarà il giorno del Pd che alla fine ce l’ha fatta a tornare in Consiglio. “Abbiamo avviato tutte la procedura”- fa sapere il Segretario del circolo di Sulmona Sergio Dante- annunciando che il consigliere Antonio Di Rienzo sarà capogruppo dei dem a Palazzo San Francesco. Il Pd finora è stato il grande assente in Consiglio Comunale. Tutto cominciò l’11 febbraio 2016 quando nove consiglieri comunali staccarono la spina all’ex sindaco Peppino Ranalli. Fra loro anche gli allora capogruppo e Segretario Pd. Intervennero i vertici regionali e provinciali del partito ma non si riuscì a trovare una soluzione a stretto giro, se non quella di correre alle elezioni comunali senza il simbolo. Consultazioni vinte poi da un altro raggruppamento civico, quello che ha portato Annamaria Casini alla guida della città. Ora quindi il Pd si costituisce all’opposizione.

Andrea D’Aurelio

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