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Sulmona – Grande entusiasmo questa sera, in piazza XX Settembre, per il comizio del candidato sindaco Bruno Di Masci, espressione del raggruppamento civico di otto liste “La città che vogliamo”. Stimata la presenza di circa duemila persone. Con Di Masci sul palco sono saliti tutti i giovani candidati ed i capolista.  Presenti in piazza la senatrice Stefania Pezzopane (Pd), l’onorevole Giulio Sottanelli (Abruzzo Civico) ed il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa. Ad introdurre il candidato sindaco il professore Enea Di Ianni de “Il Popolo di Sulmona” e due giovani alla loro prima esperienza elettorale, Valentina Di Benedetto e Sergio Dante. Di Masci ha presentato il patto civico da stipulare con la cittadinanza sulmonese. “Oggi Sulmona è in condizioni assai gravi e occorre un impegno forte, onesto, concreto al servizio dei sulmonesi, per risollevare le sorti di questa amata città – ha iniziato Di Masci – il mio impegno come sempre sarà tenace e determinato, sono persona dalla schiena dritta, persona perbene, autonoma e so cosa significa essere indipendente. Non parlo di altri candidati ma dico solo che qualcuno è telecomandato e dico pure che l’assessore regionale Andrea Gerosolimo, invece di mandare altri allo sbaraglio, avrebbe fatto bene a candidarsi lui direttamente a sindaco, senza bisogno di telecomandare nessuno”. Il candidato sindaco ha ricordato che “trasparenza, impegno, indipendenza e autorevolezza saranno la guida della mia condotta e della futura amministrazione comunale”.  “Sarò a disposizione dei cittadini non solo dentro il palazzo municipale, dove le porte della mia stanza saranno sempre aperte a tutti e non solo qualche giorno a settimana – ha proseguito Di Masci – ma sarò anche sindaco presente in città, per ascoltare problemi, proposte, suggerimenti, segnalazioni che verranno dai cittadini”. Di Masci ha ribadito la volontà di devolvere l’intera indennità da sindaco per scopi di beneficenza, a vantaggio della mensa della Caritas diocesana e per costituire un fondo da utilizzare come microcredito per i giovani. La revisione della macchina amministrativa, con delibera della giunta riguardante la divisione della macrostruttura in tre aree, una carta dei servizi al cittadino, lo sblocco dei fondi post terremoto, per restituire slancio alle attività del comparto edile e all’indotto, la costituzione di uno staff specializzato per la ricerca e l’acquisizione di fondi europei, che diano incentivo e impulso alle attività imprenditoriali, un piano di protezione civile a tutela di una città ad elevato rischio sismico, politiche di tutela dei presidi pubblici, come Tribunale e Ospedale,  saranno gli obiettivi prioritari di inizio consiliatura. “Legherò anche il capitale rappresentato da imprenditori, professionisti, associazioni di categoria, sindacati, associazioni di cultura e di sport della nostra città con le potenzialità del nostro territorio, mettendole a frutto e rilanciando questa nostra città” ha precisato Di Masci. “Costituirò anche un comitato di garanti, composto da tre cittadini di spiccata autorevolezza e dignità morale, che ogni sei mesi valuteranno l’operato dell’amministrazione comunale, per verificare tutto quanto si fa e quanto non si riuscisse a fare” ha spiegato ancora e rammaricandosi dell’esclusione della lista del Movimento Cinque Stelle da queste elezioni ha annunciato che un componente del comitato di garanti sarà scelto proprio tra gli esponenti del M5S. Tornando poi all’assessore regionale Gerosolimo, il candidato sindaco ha messo in rilievo come l’assessore abbia firmato una delibera per il riconoscimento della Val Vibrata come area di crisi. “Premesso che ha fatto bene a sottoscrivere quella delibera, vogliamo capire come mai l’assessore che è un sulmonese non si sia poi battuto per lo stesso riconoscimento da attribuire al nostro territorio – ha sottolineato Di Masci – d’altronde non c’era da aspettarsi altro, sappiamo bene che molto poche sono le delibere da lui prodotte”. “E poi gioca su due tavoli – ha rincarato il candidato sindaco – lo ha fatto spesso e corteggia un giorno il Pd, il giorno dopo il centrodestra”. Tornando alle emergenze cittadine Di Masci ha fatto cenno al “pasticcio” prodotto intorno al caso dell’Istituto tecnico commerciale e per geometri “emigrato in quel di Pratola Peligna” e all’attesa permanente per la riapertura del Liceo classico “Ovidio”. Infine ricordando la nascita della Giostra Cavalleresca di Sulmona, da un’idea del professore Gildo Di Marco e della Giostra Europea, pensata insieme alla dottoressa Clotilde Iavarone, Di Masci ha precisato che questi grandi eventi di cultura, con il Premio Capograssi, sono stati creati durante i suoi primi due mandati da sindaco. “La cultura è grande risorsa di questa città e lavoreremo sodo per valorizzarla sempre più facendone veicolo di turismo e di benessere per la città“. (Red)