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Sulmona – Nella città di Sulmona è stata inaugurata una nuova tradizione elettorale che va oltre il civismo. A dirlo è il presidente della Regione Luciano D’Alfonso che, commentando con un post su facebook i risultati del ballottaggio in Abruzzo, esprime una riflessione politica su Sulmona evidenziando la forza delle persone che ha portato al successo di Annamaria Casini e di conseguenza la fine dei partiti. “Sulmona naturalmente – scrive il governatore – è un’emblematica questione a sé stante, poiché si tratta di una esplosione crescente di una nuova tradizione elettorale che va oltre il civismo, considerata la disintegrazione delle esperienze politiche tradizionali, che nel ‘900 abbiamo chiamato partiti”. Per il presidente D’Alfonso i partiti si sono ormai resi pali o tubi tali da essere considerati inutili dalla cittadinanza: “Al contrario se sono capaci di essere reti, diventano fondamentali produttori di idee e di risorse della democrazia che pensa, progetta, realizza e progredisce”. Per farla breve D’Alfonso riconosce che a Sulmona “i pali dei partiti hanno consegnato il passo alle persone e alle capacità delle persone di aggregarsi e coltivare emozioni ed esperienze collettive”. Da qui un elogio al primo sindaco donna. “Ho percepito subito – ha affermato ad un’emittente televisiva regionale – che aveva il significato della vittoria la candidatura di questa donna che mi dicono molto esperta anche dal punto di vista delle procedure amministrative”. D’Alfonso si augura che la consiliatura possa durare sino alla fine sperando, nel contempo, che le grandi partite riguardanti la realtà peligna possano trovare uno sbocco. “Noi come Regione – sostiene – ci siamo con una grande volontà di concorrere”. C’è poco da sperare però se guardiamo il piano sanitario regionale che declassa l’ospedale di Sulmona da primo livello ad ospedale di base. D’Alfonso conclude il post su facebook con un augurio di buon lavoro agli eletti, ai vincitori ed ai controllori che però è da intendere come un “auspicio benaugurante” per un futuro pieno di battaglie che, se non saranno vinte, segneranno una sconfitta per tutti, amministrazione comunale compresa.

Domenico Verlingieri

 

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