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SULMONA –  La Casini tenta di salvare l’impossibile a Palazzo San Francesco e Italia Viva non le chiude le porte in faccia. Il  capogruppo Fabio Pingue apre uno spiraglio per la sua ex alleata Casini, senza sbilanciarsi per il momento. Pingue ribadisce di stare all’opposizione ma invita tutti a un momento di riflessione.  “All’apertura delle consultazioni da parte del Sindaco, come gruppo consigliare, rispettosamente parteciperemo per sentire la sua proposta”- interviene il consigliere- “una cosa appare evidente, il logoramento della politica cittadina ha lacerato la città nella capacità di essere governata facendo perdere credibilità a tutta la classe dirigente cittadina all’interno del panorama regionale. Se in 20 anni non si è stati in grado di portare a termine una sindacatura questo dovrebbe essere motivo di riflessione da parte di una classe dirigente responsabile. Continuare un folle volo verso rincorse elettorali farà le fortune di qualche avventuriero, ma di certo non è assolutamente ciò che serve ad invertire la rotta verso il buon governo cittadino”. Insomma il gruppo si siederà sul tavolo delle consultazioni per ascoltare la Casini. Una dichiarazione quella di Pingue che è stata resa in anteprima ieri sera nella rubrica del martedì “Pronto Diciotto” e già scatenando una serie di reazioni. Qualcuno è rimasto pure spiazzato. Che un ex di maggioranza passato all’opposizione inviti a riflettere sugli effetti negativi della fine anticipata di una sindacatura vuol dire tanto. Innanzitutto che Pingue non è così deciso a mandare a casa il sindaco anche perchè le elezioni, diversamente, sarebbero dietro l’angolo. Almeno quattro degli storici sostenitori della Casini non accetterebbero tuttavia il ritorno del “figliol prodigo” in versione politica. “Il fatto che la città non è riuscita a portare a termine una sindacatura negli ultimi venti anni ha prodotto un logoramento della continuità sana dell’attività amministrativa del governo della città e una credibilità della classe politica e dell’immagine cittadina del panorama regionale che si è completamente persa. Perchè veniamo visti come un villaggio litigioso incapace di governare”- ha aggiunto il consigliere di opposizione -ex maggioranza che, con il suo monito accorato, sembra quasi sostituirsi alla Casini. “Noi non siamo l’ancora di salvezza del sindaco. Andremo ad ascoltare le istanze del sindaco ben consci di quella che è la nostra linea politica”- conclude Pingue. Inizia quindi la fase delle consultazioni che difficilmente potrebbe approdare alla formazione di una nuova maggioranza. La città, dall’altra parte, resta a guardare. E anche con poco interesse.

Andrea D’Aurelio

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