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SULMONA – La minoranza spinge per un Consiglio Comunale straordinario e urgente, come richiesto oggi dai consiglieri d’opposizione, mentre il sindaco di Sulmona, dopo il mea culpa fatto in diretta nello speciale di Onda Tg, avvia la fase di concertazione con i gruppi consiliari e dà mandato al Presidente del Consiglio Comunale Katia Di Marzo di fissare un’assise civica entro la fine del mese. Che il Consiglio si debba celebrare è un dato di fatto, tutti lo vogliono. Si dovrà chiarire la forma. La minoranza lo chiede nell’immediato, entro questa settimana, perché una discussione su quella che è stata la crisi che ha portato al fallimento della maggioranza uscita dalle urne deve pur arrivare. Dall’opposizione stringono i tempi e né vogliono abbandonare l’idea di esporre quanto accaduto a Prefetto e Cortei dei Conti per l’ultima seduta del Consiglio Comunale celebrata solo per le comunicazioni del sindaco, annunciata già il giorno precedente. La minoranza si sta riunendo proprio per concordare la linea e mettere nero su bianco. Guarda avanti il sindaco Annamaria Casini che apre a tutte le forze consiliari, cercando di trovare un’altra maggioranza, che ovviamente non è la stessa di due anni fa. “Contatterò da oggi stesso tutti i gruppi consiliari per realizzare con loro incontri e confrontarmi sulla possibilità di trovare le convergenze con cui dare vita al percorso proposto, chiedendo loro riflessioni critiche e proposte concrete sulle quali eventualmente condividere impegni e responsabilità nei confronti di tutta la cittadinanza”- spiega il sindaco Annamaria Casini- “non verrà dato spazio alcuno a dietrologie prive di senso e fondamento riguardo a chissà quali interessi celati, a grancasse retoriche e recriminazioni assolutamente fuori luogo di fronte all’emergenza vera e propria in cui ci dibattiamo in quanto comunità. Come pure sarà chiesto il contributo e la partecipazione diretta e attiva da parte di tutti coloro – singoli cittadini, associazioni, forze politiche, sindacati e organizzazioni datoriali – che avvertono il peso della grave situazione in cui versa la città e vorranno dare un contributo reale per un progetto condiviso, responsabile e sostenibile per Sulmona. Con l’ambizione che Sulmona torni ad essere il Comune capofila e il traino dell’intero territorio, non la zavorra insostenibile per ogni ipotesi di sviluppo che si è rivelata da almeno tre lustri a questa parte”- conclude la Casini. Continuano nel frattempo le reazioni alla revoca delle dimissioni. Per Alberto Di Giandomenico di Casa Pound è stata tutta una farsa. “Se non mi hanno mai convinto le eroiche dimissioni per le autorizzazioni al progetto Snam, dalle quali il sindaco ottenne nulla, ancor meno mi hanno convinto le ultime sceneggiate”- interviene Di Giandomenico- spiegando che “ad amministratori incompetenti si aggiunge un sindaco che va a ruota libera e dei consiglieri che non hanno la capacità politica e umana di affrontare i problemi. Vogliono sedere sullo scranno a condizione di non assumersi responsabilità”.

Andrea D’Aurelio

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