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SULMONA – “La vicenda è già di per se abbastanza psicodrammatica da commentarsi da sola”. Dice non di non essere abituato “a ficcare il naso nella storia degli altri partiti”, eppure il sulmonese Massimo Carugno, componente della Segretaria Nazionale del partito socialista italiano, ci va giù pesante sulla vicenda della costituzione gruppo Pd. Ma l’attacco alla maggioranza di Palazzo San Francesco arriva su più fronti. “Il pettine sulmonese raccoglie ormai più nodi che ciocche. Ospedali retrocessi, tribunali in via di estinzione, stazioni ferroviarie degradate, emergenze gestite alla carlona, insediamenti impattanti pericolosi, investimenti infrastrutturali zero, macchina amministrativa senza motore. Questa città ha davvero bisogno di qualcosa di diverso”- sostiene Carugno senza usare mezzi termini. Poi tocca la vertenza delle cooperative. “Mi preoccupa ed angoscia, invece, il pesante ritardo e la inescusabile inerzia con la quale vengono trattati i rinnovi dei contratti alle cooperative che svolgono una serie di servizi comunali. Vorrei che non si guardasse solo al rischio che certi servizi importanti possano venire a mancare.
Vorrei che si guardasse anche ai lavoratori, al loro diritto di avere uno straccio di certezze, al loro diritto di poter dare tranquillità alle loro famiglie specie in vista dell’arrivo di un periodo nel quale il concetto di famiglia è particolarmente sentito”- conclude Carugno- sostenendo che “un minimo di coscienza avrebbe indotto, ieri, la prosecuzione dell’assise civica per trattare anche la parte di odg dedicata a questo tema”. Un vero e proprio “scossone” quello che dà Massimo Carugno che non è passato inosservato.

Andrea D’Aurelio

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