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SULMONA – “Mai la maggioranza, e noi in particolare che abbiamo partecipato attivamente ad un incontro informale e di confronto costruttivo con la minoranza, ha negato la possibilità di convocare e discutere sul tema fondamentale della riorganizzazione della rete ospedaliera”. Lo precisano i consiglieri comunali di “Sulmona al Centro” Andrea Ramunno e Deborah D’Amico e Fabio Pingue “Avanti Sulmona” in una lettera aperta alla città, all’indomani dell’infuocata seduta del Consiglio Comunale che ha visto la minoranza consiliare abbandonare l’aula di Palazzo San Francesco. “Si era preso un preciso impegno, nel rispetto delle regole che disciplinano il funzionamento del consiglio comunale, di verificare e condividere le tappe da seguire per affrontare in sede consiliare il dibatto riguardo la sanità, senza che tale tema diventasse oggetto di assemblee populistiche o strumentalizzato come invece è stato fatto dalla minoranza”, incalzano i tre. “Apprezziamo l’operato del sindaco che in questi giorni ha ritenuto opportuno condividere il percorso di riorganizzazione dei servizi ospedalieri con: i sindaci del territorio, i primari ospedalieri, le organizzazioni sindacali, il tribunale dei diritti del malato e la minoranza consiliare. Un modo di affrontare le tematiche in maniera trasparente, condivisa e a detta del consigliere Lucci nuova e per questo apprezzata nella riunione tenutasi durante la mattinata. Facciamo quindi fatica a capire la domanda di attualità presentata in maniera del tutto fuori regolamento dallo stesso consigliere Lucci sul tema, e i motivi del consigliere Di Masci (già consigliere politico dell’ attuale assessore alla sanità) personali nel pomeriggio durante il consiglio ma evidentemente non personali la mattina vista la sua assenza in riunione. Il ruolo di un amministratore deve distaccarsi in maniera netta dai facili populismi e dalla demolizione del proprio avversario. La campagna elettorale è finita”, rimarcano Ramunno, D’Amico e Pingue. “I temi si studiano, le sceneggiate preferiamo vederle in teatro e siamo convinti che chi urla al vento lancia solo parole vuote ed è il vero ed unico nemico dell’ospedale e della città. Non rinunceremo alla ferma volontà politica di discutere sui temi in maniera costruttiva, documentata e coscienziosa”, aggiungono i tre consiglieri che chiosano: “abbiamo scelto, a vent’anni, di vivere in questo territorio e utilizzeremo tutte le nostre capacità e forze per difenderlo dalle continue spoliazioni e disegnare il futuro delle prossime generazioni. Il senso di responsabilità e la disponibilità al confronto che contraddistingue il nostro approccio alla politica non viene minimamente scalfito dal colpo di teatro a cui ieri stupefatti abbiamo assistito”.

Andrea D’Aurelio

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