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SULMONA – Bruno Di Masci o Annamaria Casini? E’ questo il dilemma per 22351 elettori sulmonesi, 10530 uomini e 11821 donne, chiamati ancora una volta alle urne per eleggere il primo cittadino. Al primo turno di domenica 5 giugno andarono a votare oltre 14 mila elettori, precisamente il 65,99% degli aventi diritto. Nelle precedenti elezioni amministrative si registrò un drastico calo di affluenza fra il primo e il secondo turno ( 67,71% contro il 44,78%), ma tre anni fa la campagna elettorale fu segnata dalla morte improvvisa di uno dei candidati sindaco, Fulvio Di Benedetto. Domani i seggi resteranno aperti dalle 7 alle 23. Saranno 28 le sezioni elettorali, comprese le due per i pazienti del Ss.ma Annunziata e del San Raffaele e il seggio per i detenuti del carcere. Subito dopo cominceranno le operazioni di scrutinio che decreteranno il nuovo sindaco di Sulmona. Per votare basta recarsi al seggio elettorale di appartenenza, muniti del documento di identità e della tessera elettorale. Chi l’avesse smarrita può recarsi all’ufficio elettorale di Palazzo San Francesco, che resterà aperto l’intera giornata. Una volta entrato in cabina l’elettore non dovrà fare altro che tracciare una x su uno dei due candidati sindaco. A differenza del primo turno non occorre tracciare nessun segno sulle liste associate ai due aspiranti sindaci. E’ eletto sindaco di Sulmona il candidato che ottiene il maggior numero dei voti. Lo scorso 5 giugno Annamaria Casini della coalizione civica “Noi per Sulmona” incassò ben 6436 preferenze, 2673 in più di Bruno Di Masci del raggruppamento civico “La città che vogliamo” che si fermò a 3763 voti. Fra il primo e il secondo turno si è registrato un apparentamento formale fra l’ex sindaco di Sulmona e l’esponente di Forza Italia Elisabetta Bianchi. Fra i due litiganti, chi sarà il nuovo inquilino di Palazzo San Francesco? Non è questa l’unica domanda che in queste ore rimbalza nelle piazze e nei quartieri delle città. C’è ne anche un’altra: la prossima amministrazione arriverà a fine mandato?

Andrea D’Aurelio

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