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Sulmona – Per l’ipotesi di diffamazione a mezzo stampa Bruno Di Masci questa mattina ha depositato presso gli uffici della Procura della Repubblica di Sulmona una querela nei confronti della candidata Annamaria Casini. Ad annunciarlo è stato lo stesso Di Masci in una conferenza stampa, tenuta con Elisabetta Bianchi, oggi pomeriggio, poco prima del comizio di chiusura della campagna elettorale, nella sede del suo comitato elettorale in piazza XX Settembre. “Assistito dall’avvocato Valentina Di Benedetto ho depositato la querela nei confronti della signora Casini dopo aver letto il comunicato diffuso ieri sul piano sanitario regionale nel quale mi viene imputata senza fondatezza alcuna una mia presunta partecipazione alla stesura del piano sanitario che addirittura il commissario D’Alfonso e l’assessore Paolucci avrebbero concordato con me. Nulla di più falso, anche perché fin dal febbraio scorso ho lasciato il mio impegno da consulente dell’assessore regionale alla Sanità, svolto a costo zero per l’ente, a titolo totalmente gratuito. Con questo piano sanitario e con le vicende dell’ospedale dell’Annunziata io non c’entro proprio nulla. La prossima settimana presenterò querela anche nei confronti dell’ex consigliere comunale Alessandro Pantaleo per le affermazioni farneticanti fatte sul mio conto in un messaggio elettorale autogestito trasmesso dall’emittente televisiva Onda Tv. Tutto questo non dovrebbe mai accadere e ne sono profondamente amareggiato.  Inutile poi che mi si chiedano le scuse da fare alla signora Casini che, come tengo a ribadire ancora una volta, non ho mai offeso ma le ho solo detto che sia politicamente incapace e lo ha dimostrato durante tutta la campagna elettorale, non riuscendo a presentare mai con chiarezza le sue idee e i suoi programmi per risolvere i problemi della città. Troppo comodo poi accusare l’avversario che invece ha fatto con intelligenza e chiarezza la sua campagna elettorale di averla denigrata e insultata. Assolutamente falso tutto questo che dice soltanto per nascondere i propri limiti politici. Oltre tutto la stessa Casini, dopo aver firmato con gli altri candidati sindaco un codice etico proposto dall’associazione Libera che tutti gli amministratori dovranno seguire, ha fatto una telefonata al candidato sindaco Alessandro Lucci per esortarlo a parlare contro di me in un suo comizio e questa circostanza, rivelata dallo stesso Lucci, non è stata mai smentita. Per questo ritengo che la Casini non sia credibile. Poi è stata mandata lungo le strade di Sulmona una “vela” elettorale additandomi per la mia età, giudicando una persona non per la sua esperienza e per le sue capacità ma per l’età. Altro fatto riprovevole. Come non ho accettato che nel dibattito tenuto giorni fa alla Comunità Montana Peligna mi sono reso conto di essere caduto in una trappola. E’ stato dato più spazio alla signora Casini, che ha parlato per dieci minuti di fila e ho dovuto minacciare di abbandonare il confronto. E poi ho risposto puntualmente a tutte le domande mentre la Casini, sulla domanda riguardante il finanziamento della sua campagna elettorale non ha risposto, quando io in proposito ho dato una risposta chiara e precisa. Dico ancora che la signora Casini se davvero avesse voluto lavorare al servizio della città avrebbe potuto farlo già in passato, essendosi candidata come consigliere comunale già tre anni fa nella lista socialista e avendo avuto come suo riferimento in Consiglio comunale il capogruppo di quel partito, Mario Sinibaldi. E poi non sopporto le critiche pretestuose e offensive fatte anche da parte dell’altra coalizione all’apparentamento tra la nostra coalizione ed Elisabetta Bianchi, già candidata di Forza Italia. E’ stato fatto tutto alla luce del sole, proponendoci obiettivi comuni al servizio del bene della città, dando peraltro a Forza Italia la possibilità di avere due consiglieri comunali, oltre alla stessa Elisabetta Bianchi un giovane valido come Alessandro Di Gennaro. L’avvocato Bianchi merita la massima stima perché è donna impegnata per la causa di questa nostra città, è stata già protagonista di battaglie importanti, a difesa dei presidi pubblici cittadini e del territorio e non è telecomandata come altre che hanno assunto invece un atteggiamento arrogante. Infine sui rapporti con l’assessore regionale Andrea Gerosolimo posso ribadire che non provo alcun sentimento di odio nei suoi riguardi ma respingo con decisione l’accusa di non essere autonomo ma dipendente dall’Aquila o da Avezzano. Anche in questo caso si dicono falsità. Io non sono condizionato proprio da nessuno. Non lo sono mai stato prima né lo sarò in futuro. Se l’elettorato dovesse darmi mandato all’opposizione – anche se so che così non sarà – farò opposizione sui problemi che interessano la città e sarò di stimolo anche all’attività dell’assessore Gerosolimo per gli interessi riguardanti la città e il territorio”. La conferenza stampa è stata conclusa da Elisabetta Bianchi che ribadendo le ragioni dell’apparentamento con la coalizione guidata da Bruno Di Masci si è detta rattristata dalle aspre critiche mosse all’apparentamento stesso che rivelano come il suo sincero e serio impegno civico, in lotta per la difesa del diritto di esistenza della città e del territorio, abbia dato fastidio alla coalizione della candidata Casini, rivelatasi assai vulnerabile. (Red)

 

 

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