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Sulmona – Non si placano le polemiche sulla caduta dell’amministrazione Ranalli che sono argomento di scontro in questa campagna elettorale per le consultazioni del 5 giugno. Bruno Di Masci rispedisce al mittente le critiche dell’ex primo cittadino Peppino Ranalli che viene accusato dal candidato sindaco del raggruppamento La città che vogliamo di essersi fidato dell’assessore regionale Andrea Gerosolimo senza capire di cadere nell’inganno. Ecco la risposta di Di Masci: “Il povero ex sindaco è patetico perché forse non si ricorda di aver ascoltato i consigli sbagliati del suo sodale Gerosolimo che gli aveva fatto azzerare la giunta con l’impegno di crearne un’altra inserendo uomini di riferimento dell’assessore regionale. L’ex sindaco forse dimentica che diversi consiglieri comunali eletti con lui sono poi passati alla minoranza, nel momento in cui ha accettato di procedere all’azzeramento della giunta abbiamo di conseguenza assistito ad un patetico tentativo di crearne un’altra anche tecnica ma alla fine non è riuscito a fare nulla perché nessuno ha inteso stare con lui. Ritengo che il Peppinuccio nostro sia stato preso dalla sindrome di Stoccolma che ha prodotto lo sfilacciamento della situazione politica con l’andamento economico che si è aggravato sempre di più”.

Domenico Verlingieri

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