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SULMONA – “Rimandiamo al mittente le sterili e infondate illazioni, ricordando ai forzisti che il doppio volto, di giolittiana memoria, si ritrova di sicuro nelle fila dei loro militanti”. Dura la replica dei consiglieri di maggioranza Alessandro Pantaleo, Fabio Pingue, Roberta Salvati e Mauro Tirabassi a Forza Italia Sulmona che nei giorni scorsi sui problemi dell’ospedale e del lavoro aveva chiamato in causa, a suon di provocazioni, l’assessore regionale alle aree interne Andrea Gerosolimo. “Prendiamo atto che il rispetto delle istituzioni è cosa poco nota ai forzisti”- intervengono i consiglieri- “i quali invece di cercare un dialogo sulle tematiche serie, sui temi concreti e sui risultati portati a casa dall’assessore e dalla nostra amministrazione, preferiscono mistificare la realtà. Ci viene davvero da sorridere quando a parlare di ospedale declassato è chi, invece di occuparsi di sanità, da una parte occupava l’aula consiliare in difesa del punto nascita e dall’altra si prodigava per ottenere incarichi professionali proprio da chi quel punto nascita voleva chiudere. Così come vien da sorridere che sia Forza Italia a parlare di lavoro quando, a distanza di più di un anno dall’annuncio della Senatrice Pelino, non si hanno ancora notizie della famigerata fabbrica bergamasca che, ad ogni elezione viene puntualmente sbandierata. Cosi come vorremmo saper quando ci sarà il famoso incontro con il ministro Orlando annunciato sempre dalla Senatrice Pelino più di sei mesi fa”. Pantaleo, Pingue, Salvati e Tirabassi chiudono facendo notare come “Forza Italia, o meglio quattro amici al bar con Paola Pelino, si è caratterizzata per aver raccontato solo frottole negli ultimi dieci anni. Comprendiamo l’atteggiamento camaleontico dettato dall’istinto di sopravvivenza, ma ci sembra paradossale che a Sulmona Forza Italia si allei con il Pd per ottenere il seggio della Giovanna d’Arcore di Sulmona (che ricordiamo in occasione delle primarie ha sottoscritto l’adesione alla carta dei valori del PD) e ad Avezzano abbia invece accettato supinamente le condizioni dell’assessore Gerosolimo entrando in coalizione civica e spogliandosi del simbolo”.

Andrea D’Aurelio

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