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Sulmona – “Quei maxi gasdotti in zone sismiche…il metanodotto Snam da Brindisi a Minerbio va avanti, nonostante i ricorsi che paventano i rischi legati ai terremoti sugli Appennini. Fidarsi è bene, ma…”. Scrive così sul magazine Sette del Corriere della Sera Gian Antonio Stella in merito ai rischi dei gasdotti nelle zone sismiche. Il contenuto dell’articolo viene preso come spunto dai Comitati cittadini per l’ambiente di Sulmona visto che Gian Antonio Stella, oltre alle maggiori preoccupazioni dopo il recente sisma che ha colpito il centro Italia, invita a rileggere un comunicato del Gruppo di Intervento Giuridico di oltre cinque anni fa con cui si dava notizia da parte dei Ministri Prestigiacomo e Bondi della firma del decreto che dà il via libera al metanodotto Sulmona-Foligno. “Dei 30 Comuni attraversati nel tratto appenninico centrale – fa notare Gian Antonio Stella – 15 sono in zona sismica A e 15 in zona sismica B, di meglio non si poteva fare per intercettare e sovrapporsi al sistema di faglie attive che anche recentemente hanno dimostrato catastroficamente quanto sono tali”. Stella sottolinea che in questo modo verrà inserita un’infrastruttura per il trasporto del gas all’interno del corridoio italiano a maggior rischio sismico. Poi si chiede: “Vale la pena di correre dei rischi solcando aree colpite più volte negli anni recenti da terremoti devastanti?”. Pur se la scienza continua a sostenere che non esiste alcun rischio reale, Gian Antonio Stella rimarca che: “Anche i giapponesi, però, prima del devastante terremoto seguito dal maremoto dell’11 marzo 2011 erano altrettanto sicuri delle garanzie fornite dalla centrale di Fukushima. Proprio la tragica smentita di quelle assolute garanzie dell’impianto atomico nipponico spinse l’Europa a ripensare il programma nucleare”. I Comitati cittadini per l’ambiente a questo punto si domandano. “Se due catastrofici terremoti non sono stati sufficienti per far cambiare idea alla Snam, cos’altro deve ancora accadere?”. L’auspicio degli ambientalisti è che i sindaci del territorio, impegnati in questi giorni per garantire la sicurezza degli studenti, diano la massima priorità anche alla questione del gasdotto e della centrale Snam e mettano in atto ogni possibile iniziativa per impedire la realizzazione di un opera che esporrebbe l’intera popolazione ad ulteriori gravissimi rischi.

Domenico Verlingieri

 

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