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SULMONA – “Un coordinamento politico dei comitati cittadini che dovrà necessariamente costituirsi avendo come primo obiettivo quello di creare consapevolezza e condivisione nei cittadini e nel territorio, suscitando una mobilitazione ampia che chieda ancora una volta un tavolo politico con la Regione Abruzzo per il futuro nostro e dei nostri figli”. E’ quanto chiede Domenico Capaldo, esponente di Sel, all’indomani della presentazione del piano sanitario regionale 2016-2018. “Dobbiamo riprendere in mano il nostro destino, per questo Sel organizza per la prossima settimana un incontro dei comitati cittadini per fare una discussione ed un confronto franco su come organizzare in maniera partecipata e democratica la vertenza della Valle Peligna”, spiega Capaldo. “Se si è deciso a L’Aquila o a Pescara che la Valle Peligna deve essere condannata allo spopolamento si dica in maniera chiara ed inequivoca. Qui si gioca il futuro della nostra terra e pensare di poter restare diventa ogni giorno più difficile non solo per i nostri giovani ma anche per chi, come noi ha investito risorse economiche e lavorative in questa Città”, rimarca l’esponente di Sel. “L’unica occasione di incontro avuta sul tema sanità”- ricorda- “fu con Paolucci il 12 Marzo 2015 a Pescara, nella quale non si andò oltre le rassicurazioni generiche per chi come noi, già allora poneva non solo il problema punto nascite, ma anche quale fosse la prospettiva della riorganizzazione sanitaria in Abruzzo e segnatamente per le zone interne”. “Diciamo con forza che vogliamo per Sulmona una sanità di qualità con una medicina del territorio attuata ma anche con un ospedale di primo livello. Le ombre che rischiano di stendersi oggi sulla Valle Peligna”- chiosa Capaldo- “con questa grave decisione solitaria, sono molto più consistenti delle flebili luci che si intravedono”.

Andrea D’Aurelio

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