banner
banner

PRATOLA PELIGNA – “Siamo sconcertati sul fatto che il sindaco, su un tema così importante, non abbia inteso coinvolgere i gruppi di minoranza, ancora una volta mortificati”. E’ scontro sulla centrale e il metanodotto Snam fra il sindaco Antonella Di Nino e il gruppo consiliare di Pratola Insieme che monta la polemica, non per la posizione espressa dal sindaco, ma per la mancanza di confronto con l’opposizione sull’argomento. “Ci dispiace ancor di più perché la posizione da lei espressa ricalca esattamente quello che pensiamo noi e che abbiamo manifestato in passato con fatti ed atti formali”- intervengono da Pratola Insieme- “peccato che quando lei era Vice Presidente della Provincia la sua posizione non era proprio così chiara. Ricordiamo, anzi, che il suo partito, cioè Forza Italia, quando governava la Regione non ha partecipato alle conferenze dei servizi dimostrando totale disinteresse sul tema. È troppo semplice esprimere contrarietà al progetto oggi, quando i poteri sulla procedura sono limitati se non pressoché nulli. La Di Nino avrebbe dovuto agire allora, tra le altre cose, invitando il suo presidente, Gianni Chiodi, a partecipare alle conferenze dei servizi e, soprattutto, ad impugnare il decreto di compatibilità ambientale rilasciato dal Ministero dell’Ambiente”. Da Pratola Insieme ribadiscono contrarietà al progetto Snam. “Siamo sempre stati convinti che la realizzazione del metanodotto e della centrale di decompressione arrecherebbe danni incalcolabili non solo alla città di Sulmona ma all’intero comprensorio peligno e per questo deve essere contrastata con ogni mezzo. Siamo contenti che la Di Nino sia rinsavita e voglia finalmente assumere una posizione chiara e decisa sulla “questione Snam”, contrariamente alle scelte assunte in passato da lei e dal suo partito, scelte gravemente dannose per il nostro territorio e la comunità nella sua interezza. Speriamo soltanto che non sia troppo tardi e che il sindaco non debba piangere le classiche lacrime di coccodrillo”- concludono dal gruppo di opposizione.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento