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SULMONA – Portare avanti la battaglia sotto il profilo istituzionale per salvare il Tribunale di Sulmona. Questa l’indicazione che arriva dalle istituzioni sulmonesi dopo la decisione dell’assemblea degli avvocati che venerdì scorso ha dato mandato al Presidente del Consiglio dell’Ordine Gabriele Tedeschi di prendere contatti con il Tribunale di Avezzano. La prima a parlare a Onda Tg è Mariella Iommi, vice sindaco di Sulmona. “In questa fase delicata il nostro obiettivo deve essere quello della battaglia in difesa del tribunale, una missione che deve restare comune e condivisa”- afferma l’esponente di Alleanza per Sulmona- convinta di dover proseguire la lotta nel solco del tavolo istituzionale aperto dalla Regione Abruzzo. “Non è il momento di dividerci ma di procedere spediti verso l’obiettivo che è quello di tutelare il presidio”- aggiunge la Iommi. Sull’argomento interviene anche il consigliere comunale di Forza Italia Elisabetta Bianchi. “La permanenza del Tribunale di Sulmona è talmente importante che la strategia e le azioni per la sua salvaguardia vanno assolutamente svincolate da ogni calcolo elettorale”- incalza l’esponente di Forza Italia che prosegue: “ad oggi, non sappiamo con quale sistema elettorale si terranno le prossime elezioni politiche e quindi come verranno ridisegnati i collegi elettorali. Con l’ipotesi del Mattarellum, tuttora in campo, Sulmona verrebbe ad esempio sganciata dalla Marsica e dal capoluogo di provincia e ,quantomeno alla Camera dei Deputati, farebbe collegio elettorale a sé. Pertanto, la saggezza impone di improntare il ragionamento sui termini di legge, lavorando sui cardini del decreto legislativo n. 155 del 7 settembre del 2012 che ridisegna la geografia giudiziaria collocando i tribunali in città capoluogo di provincia. In Abruzzo, questo principio ha salvaguardato due tribunali a distanza di pochi chilometri l’uno dall’altro, come Chieti e Pescara, sguarnendo invece l’Abruzzo interno per un amplissimo territorio, per di più caratterizzato da un sistema viario poco scorrevole e da un’orografia particolarmente aspra”. “Trovo pertanto che sia limitante e improvvida la ricerca di un dialogo solitario con l’ordine di Avezzano che si tenga fuori dalle indicazioni del tavolo regionale – conclude il consigliere comunale di Forza Italia – sicuramente di più ampio respiro, istituito dal governatore Luciano D’Alfonso su sollecitazione dei territori cui siedono parlamentari, sindaci e presidenti degli ordini interessati”.

Andrea D’Aurelio

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