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SULMONA – Il Consiglio dell’ordine chiama e i candidati a Palazzo Madama e Montecitorio rispondono. Sulla salvaguardia del Tribunale di Sulmona gli aspiranti parlamentari dicono la loro dopo il monito che è arrivato dal Consiglio dell’ordine degli avvocati di Sulmona che avevano dato la sveglia a tutte le forze politiche impegnate in campagna elettorale. La prima a intervenire sul punto è stata Antonella Di Nino, sindaco di Pratola Peligna. La candidata Di Nino sottolinea di aver già dimostrato la sua attenzione alle sorti del Tribunale peligno con il proprio impegno da sindaco di Pratola, tra i primi comuni ad approvare una delibera a difesa del presidio giudiziario. “Una delibera che recepisce il punto sulle caratteristiche di Tribunale di Montagna, che ho sempre evidenziato come decisivo negli incontri promossi dal Consiglio dell’Ordine, e che mi impegnerò a trasformare rapidamente in un provvedimento legislativo per rivedere quanto stabilito dal decreto attuativo di chiusura, se sarò eletta – sostieme Di Nino – ho sempre contestato la scelta di chiusura dei tribunali minori perché non produce alcun risparmio a fronte di tagli pesanti per i territori interessati, e continuerò la mia battaglia”. Intanto la candidata di Forza Italia chiede che anche gli altri candidati, come Federica Chiavaroli, “che ha sempre sostenuto ipotesi di accordi e fusioni, e i “grillini” che mai sono intervenuti concretamente sul tema, di fare chiarezza su cosa intendono fare per il Tribunale di Sulmona”. Meno diplomatico il candidato al Senato di “Insieme Massimo Carugno”. Voglio pensare che sia una provocazione” afferma per i socialisti Massimo Carugno. “Sono ben troppo vividi- ricorda- i miei interventi e le mie iniziative, da politico ed avvocato, sul tema del Tribunale, che sono esercitati, con costanza e continuità dal 2012, quando si aprì ufficialmente la crisi della soppressione”. Dal coinvolgimento del senatore Buemi, membro della commissione Giustizia del Senato, che “spesso è stato più efficace dei parlamentari locali, specie nel famoso incontro a Roma con il Ministro Cancellieri”. Ultimo intervento per Carugno sull’argomento è stato quello sul collegio elettorale: “ho ammonito che la apertura elettorale verso le regioni costiere poteva essere una opportunità per Tribunale e Ospedale. Sul come è perchè di tale riflessione rimando alle numerose interviste in giro tra televisioni e giornali. Un appello da far ribalzare a tutte le parti interessate conclude Carugno “visto che qualche mesetto di sonno ogni tanto qualcuno se l’è preso. Non certo io che sul tema non ho mai dormito”. Per Paola Pelino, candidata alla Camera con Forza Italia, “parlare di silenzio sui quattro Tribunali abruzzesi e sulla giustizia territoriale mi sembra un affronto. Nessuno sta dormendo, anzi, l’impegno preso e portato avanti giornalmente, in questi anni, a sostegno dei Tribunali minori è ancor più saldo di prima”. “Ribadisco per l’ennesima volta – precisa Pelino- che il mio lavoro è stato e sarà a disposizione del territorio. Cosa che è sotto gli occhi di tutti. Ho dato il mio placet a tutte le proposte messe in campo, l’ultima in ordine di tempo, quella illustrata dal presidente del tribunale di Sulmona, Giorgio Di Benedetto e dal procuratore Giuseppe Bellelli che reputo molto valida per la gestione delle quattro strutture giudiziarie abruzzesi. Qui – continua – non stiamo parlando, soltanto, di promesse pre elettorali ma di fatti. Proprio per questo il mio impegno in parlamento sarà ancora più proficuo di quello che è stato finora per il mio Abruzzo. Un messaggio – conclude – che voglio sia chiaro”. Risponde su facebook il candidato di CasaPound Giovanni Bartolomucci, spiegando che il mantenimento del Tribunale di Sulmona è una delle priorità del gruppo, scritta anche nei manifesti, assieme alla salvaguardia dell’ospedale di Sulmona. Anche Gabriella Di Girolamo ha detto ieri al Gran Caffè di poter dire la sua sul mantenimento del Palazzo di Giustizia e lo farà nel corso di un incontro che si terrà con il Consiglio dell’Ordine forense.

Andrea D’Aurelio

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