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Edificato nel 1932 su commissione di Pietro Berardi, conte di Celano, il Castello Piccolomini sorge sul Colle di San Flaviano, da cui domina la Piana del Fucino, che un tempo ospitava l’omonimo lago, il terzo più grande d’Italia.

E’ con parole di meraviglia e stupore Edward Lear, artista e scrittore inglese in visita nella Marsica, descrive il maniero nel 1846.

“E di notte com’era calmo e lucente il lago, simile a una striscia d’argento, sotto le finestre del palazzo alla luce della luna piena, mentre il vecchio castello gettava lunghe ombre sul paese addormentato” ( da Illustrated Excursions in Italy).

Una veduta, quella Ottocentesca, che nessun visitatore dei giorni nostri potrà contemplare dato che l’allora lago del Fucino è stato volutamente prosciugato per sfruttare i fertili terreni sottostanti.

Il castello è uno dei massimi esempi italiani di fortificazione medievale trasformata in dimora signorile quattrocentesca.

Il maniero a pianta rettangolare, è circondato da una possente cinta muraria, interrotta da undici torri. L’ingresso avviene attraverso un ponte lavatoio che consente di superare il fossato scavato, un tempo, a protezione della fortezza.

Il castello vero e proprio ha due ingressi e si sviluppa su tre piani.

Nel cuore del castello c’è un cortile porticato con le arcate disposte su due piani e un pozzo utilizzato per la raccolta delle acque piovane.

Le sale interne ospitano il Museo d’Arte Sacra della Marsica e il Museo delle antichità del Fucino. Oltre ai musei permanenti accoglie periodicamente mostre ed esposizioni temporanee.

Gravemente lesionato dal terremoto del 1915, oggi è di nuovo visitabile grazie ad un’imponente opera di restauro.

Marcella Mastrogiuseppe

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