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Incastonato tra le colline che collegano la costa adriatica al massiccio montuoso della Majella, l’antico borgo di Crecchio custodisce, una delle perle più preziose della provincia di Chieti; è il castello ducale “De Riseis- D’Aragona, dai nomi delle famiglie nobiliari che lo abitarono.

Le testimonianze sulla storia e sulla genesi del castello scarseggiano; l’unica descrizione risale al 1633.

Nel corso dei secoli ha subito varie modifiche che ne hanno mutato la conformazione e l’aspetto estetico, trasformandolo da fortificazione difensiva a residenza nobiliare.

Nel 1943 l’edificio ospitò la famiglia reale dei Savoia e tutto lo Stato Maggiore, in fuga verso Brindisi, mentre nel giugno del 1944 fu gravemente compromesso dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

Oggi il castello, completamente restaurato e fruibile al pubblico, è sede del museo dell’Abruzzo Bizantino e dell’arte Medievale che raccoglie ed espone innumerevoli reperti del periodo bizantino, nonché cimeli e gioielli di epoca romana rinvenuti in varie Domus del territorio.

La costruzione si presenta attualmente con una pianta quadrata, quattro torri angolari e un giardino esterno.

La “torre dell’ulivo”, la più alta ed unica visitabile, anticamente era usata come torre di avvistamento e prende il suo nome da una pianta d’ulivo che i De Riseis piantarono sulla sommità della vecchia torre di guardia, per simboleggiare la trasformazione del castello in luogo di pace, da roccaforte a semplice residenza nobiliare.

Salendo fino all’ultimo piano della torre è possibile ammirare un panorama mozzafiato che spazia dalle montagne al mare.

Oltre alla bellezza architettonica e al panorama che regala la sua torre c’è anche un pizzico di mistero a rendere il castello affascinante agli occhi dei turisti.

Leggende metropolitane raccontano, infatti, della presenza del fantasma di un membro della famiglia De Riseis e della sua avvenente amante all’interno del palazzo, presenze che si manifesterebbero attraverso rumori improvvisi, passi pesanti e apparizioni.

Molto suggestivo è il famoso evento “a cena con i bizantini”, un percorso enogastronomico itinerante che coinvolge il castello e l’intero centro storico di Crecchio.

L’intero borgo viene animato da suggestive rievocazioni storiche, scene di vita quotidiana, esercitazioni militari, antichi mestieri, musiche e danze che riportano ai tempi in cui le navi di Bisanzio ormeggiavano nei nostri porti e le sue truppe presidiavo i borghi, dove fasto e mistero s’intrecciavano con il quotidiano.

Marcella Mastrogiuseppe

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