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RAIANO – Lo spopolamento dell’Abruzzo interno è uno dei segni evidenti della crisi che da anni attanaglia il territorio della Valle Peligna e dei territori vicini. Non v’è dubbio che alla base dello spopolamento esiste una grave difficoltà economica ed ormai scarse occasioni di lavoro. Molte fabbriche hanno chiuso i battenti, strutture ed uffici pubblici sono stati trasferiti altrove, forse anche con disattenzione o meditate scelte politiche delle istituzioni. I giovani, se vogliono crearsi un futuro concreto, debbono andare altrove. E’ possibile una inversione di rotta ?
Di questo si è discusso in una Tavola Rotonda tenuta a Raiano nella sala consiliare del comune.
La conversazione reca un tema alquanto provocatorio: “Il Futuro in Agguato”. L’evento è stato organizzato dal Centro Studi e ricerche Benni e Di Biase . Sono intervenuti Michela Venditti Santilli, docente di Economia aziendale, e Alessandro Sarra, docente di Economia delle imprese, entrambi dell’Università D’Annunzio Chieti – Pescara. Presente il sindaco di Raiano Marco Moca, il presidente del Centro Studi Salvatore Fonte il quale ha aperto i lavori. Ha coordinato il convegno il giornalista Giuseppe Fuggetta.
E’ stato evidenziato che la situazione anche nel solo territorio del comune di Raiano è preoccupante in solo 7 anni si è passato da circa 3.000 abitanti a circa 2.700 con una perdita di 300 abitanti. I giovani vanno alle università ma poi non ritornano e cercano sistemazione lavorativa altrove. Spesso cittadini si trasferiscono altrove pur lasciando la residenza a Raiano. Lo stesso intero Abruzzo dal 2014 ha perso circa 22.000 abitanti.
Gli abruzzesi si trasferiscono nelle regioni del Nord, ma anche in quelle del centro, prevalentemente nel vicino Lazio che è la seconda regione di destinazione degli emigranti dalle regioni del Mezzogiorno, se non addirittura all’estero, come in passato.
Nel convegno si è tentato, attraverso l’analisi del fenomeno, di individuare azioni ed iniziative che possono costituire una inversione di tendenza.
Gaetano Trigilio

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