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SULMONA – Il problema delle concomitanze sembrava superato quando lo scorso 17 dicembre il Sulmona, senza polemiche, andò a giocare al Cipriani di Raiano dando spazio ai Nerostellati al Pallozzi. Una decisione, sottolineata da ambo le parti, come il risultato della collaborazione che aveva portato al trasferimento immediato di tre calciatori dai Nerostellati al Sulmona. I dirigenti pratolani, convinti di rispettare l’accordo raggiunto con il Sulmona, si sono adoperati per organizzare al Pallozzi anche la prossima gara di domenica 7 gennaio contro il Castelfidardo. Di tutt’altro avviso invece il presidente dei biancorossi Piergiorgio Schiavo perché, a suo dire, nessuno ha mai affermato che al Pallozzi, in occasione delle concomitanze, avrebbero dovuto giocare sempre i Nerostellati. Dopo questi malintesi, in un incontro con l’assessore allo sport Nicola Angelucci, si è raggiunto un accordo grazie ad un preciso impegno assunto dal presidente dell’Usd Nerostellati 1910 Gianluca Pace. “Il Pratola Calcio – ha spiegato Angelucci – ha proposto di trovare soluzioni al fine di evitare l’insorgere di problemi sulle concomitanze, dopo la partita di domenica prossima al Pallozzi dovrà pertanto organizzarsi in maniera diversa”. Quella di domenica 7 gennaio sarà dunque l’ultima concomitanza che costringerà il Sulmona ad emigrare al Cipriani di Raiano in quanto i Nerostellati, nelle volte successive, andranno a giocare a Pescina. Parola presa davanti all’assessore Angelucci che, all’inizio della riunione, aveva ricevuto la minaccia dal presidente del Sulmona Schiavo a riconsegnare la squadra al sindaco con le dimissioni in blocco di tutti i dirigenti. “Ognuno è libero di dire quello che vuole – ha commentato Angelucci – però mi è sembrato un gesto finalizzato più ad una strategia di comunicazione che ad un’azione effettiva anche perché alla fine si è giunti ad una soluzione condivisa. Ringrazio il presidente dei Nerostellati perché, arrivando ad una proposta del genere, si è assunto una responsabilità importante”. Volti distesi e sorridenti al termine dell’incontro in Municipio come se non fosse accaduto nulla ma resta il rammarico perché nell’anno nuovo si sono dovuti risolvere vecchi problemi. “Le diatribe di condominio – conclude Angelucci – sono ancora talmente esposte. C’è bisogno quindi di un processo di maturazione prima di arrivare ad una condivisione dei problemi importanti della Valle Peligna come quelli dello sport”.
Domenico Verlingieri

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