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SULMONA – Procede a gonfie vele il cammino dell’under 18 del Sulmona Basket 1956. La squadra allenata da coach Mario Petrilli con la vittoria di ieri contro il Loreto Basket 1965 si proietta al secondo posto della classifica del campionato Csi. C’è soddisfazione per come vanno le attività ma si registra anche malcontento per l’impossibilità di partecipare quest’anno ai tornei federali della Fip in quanto i ragazzi in questione sono attualmente vincolati con l’altra società del Basket Centro Abruzzo che, andando contro la loro volontà, non intende liberarli. E’ dura la reazione del Sulmona 1956 che parla di atteggiamento vergognoso del Basket Centro Abruzzo che “detenendo la proprietà dei cartellini, ormai da due anni, non permette a questi ragazzi di giocare nei campionati Fip, calpestando la loro passione per il basket e distruggendo i loro sogni di adolescenti”. Mario Petrilli sottolinea che a fronte di questa situazione i giovani sulmonesi stanno rispondendo sul campo con tenacia ed impegno come è avvenuto ieri nella gara vinta contro il Loreto per 64-55. Ottima prova da parte del Sulmona che dopo una partita dura, difficile ed equilibrata è riuscita a prevalere rispetto agli aprutini. Da segnalare le prestazioni di D’Antino, Di Gregorio e Di Censo autori rispettivamente di 17, 14 e 20 punti a referto. Un successo in vista dei play off che vale il secondo posto alle spalle del Magic Chieti che sarà la prossima avversaria domenica 18 marzo in trasferta. Bilancio positivo per il lavoro del Sulmona Basket 1956 che si pone l’obiettivo di formare le nuove leve del futuro. La partita più difficile è però quella con il Basket Centro Abruzzo che, oltre per i mancati svincoli dei ragazzi, è andata avanti nei mesi scorsi anche per i contrasti insorti sull’utilizzo del Palasport di via XXV Aprile. La Procura della Repubblica di Sulmona ha nel frattempo aperto un’inchiesta in seguito ad un esposto per i mancati pagamenti al Comune da parte dell’Asd Basket Centro Abruzzo (debitrice da otto anni di 33mila euro) che, essendo morosa, non avrebbe potuto usufruire in questi anni del palazzetto e di nessun’altra struttura comunale.
Domenico Verlingieri

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