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SULMONA – L’organizzazione dell’AttraversaSulmona alla vigilia dell’evento ha ospitato due importanti relatori in un convegno al foyer del teatro Maria Caniglia che, con i loro interventi, hanno illustrato i valori veri dello sport come palestra di vita. Si è parlato della lotta al doping con Dario D’Ottavio, biochimico clinico di fama internazionale e grande esperto del settore che ha provato ad indicare i rimedi per contrastare l’uso delle sostanze vietate. “La ricetta più importante per combattere il fenomeno – ha affermato – è quella della formazione e dell’informazione che, a quanto risulta, non viene fatta a sufficienza. Bisogna innanzitutto capire che il doping è un’azione illegale dal punto di vista giuridico ed è una forma eticamente scorretta”. L’auspicio è quello di un futuro senza doping. Per giungere a questo risultato si stanno compiendo azioni rilevanti. “L’avvento del passaporto biologico – ha spiegato D’Ottavio – rappresenta una prima apertura insieme a quelli termodinamici ed antropometrici perché permetteranno di valutare se le prestazioni degli atleti sono compatibili con lo sviluppo delle età”. Con il tecnico federale Mario De Benedictis sono stati affrontati gli aspetti negativi legati ad un agonismo troppo esasperato della pratica sportiva. Si tratta del cosiddetto fenomeno del “drop out” che mira al raggiungimento del risultato a tutti i costi, provocando pressioni ed illusioni che possono indurre i giovani all’abbandono dello sport. “Questa forma sbagliata – ha sottolineato De Benedictis – è crescente soprattutto verso chi pratica le discipline di fatica dove manca la parte ludica”. I veri valori dello sport sono invece incentrati alla ricerca di buone prestazioni e a far tesoro degli errori per migliorare nel futuro. Questo è il messaggio dello “sport come palestra di vita” che sarà messo in risalto domani nella 7^ AttraversaSulmona che, oltre alla corsa agonistica, permetterà a tutti di partecipare grazie alla camminata ed alle gare per bambini perché lo sport è soprattutto divertimento. “Formulo i complimenti – ha concluso De Benedictis – a Gino Carrozza che da sempre rappresenta un’istituzione insieme al fratello Domenico. L’evento di domani esprimerà i veri valori dello sport dove la pratica prevale rispetto alla teoria”.
Domenico Verlingieri

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