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SULMONA. Credere nei giovani ed investire sulla formazione delle nuove generazioni. Questi aspetti rappresentano ormai un pallino per il neo presidente della Figc Gabriele Gravina che, intervenuto a Sulmona per ricevere il Premio Ovidio Giovani, ha confidato di aver chiesto al CT della nazionale Roberto Mancini di portare avanti con convinzione proprio la politica dei giovani. Ad assegnare il riconoscimento a Gravina sono stati gli studenti del liceo economico-sociale del Giambattista Vico con indirizzo motorio-sportivo “per la sua visione manageriale innovativa rivolta alla promozione dello sport tra i giovani”. Questa la motivazione del premio consegnato a Gabriele Gravina che si è dichiarato molto soddisfatto perché, ha spiegato, porta il nome di un grande personaggio come Ovidio. “E’ un premio – ha affermato – che porta un nome importante ed esprime tanta cultura ma è anche riconoscibile con l’identità territoriale della Valle Peligna e di Sulmona”. Gravina dopo aver ricevuto il Premio Ovidio Giovani ha consegnato alla dirigente scolastica Caterina Fantauzzi una maglia della nazionale personalizzata con il numero 2 per indicare la seconda edizione del premio. Con il presidente della Figc sono stati toccati vari argomenti del calcio grazie anche alle domande rivolte dagli studenti che hanno fatto emergere particolari interessanti in merito alle azioni che saranno messe in campo sotto la sua gestione. Proprio per incentivare il calcio giovanile, Gravina ha annunciato iniziative riguardanti nello specifico chi opera in questo settore. “Ci saranno – ha detto – nuovi corsi specialistici per i tecnici delle giovanili”. Novità sono previste anche per il calcio femminile in quanto il Comitato di presidenza della Figc ha approvato una specifica piattaforma ed in aggiunta “stiamo lavorando per implementare quel contributo che oggi è previsto per ogni società che avvia un percorso orientato verso squadre femminili”. La Federcalcio sta facendo di tutto per prevenire fenomeni diseducativi soprattutto verso i giovani come la violenza negli stadi ed i cori che incitano al razzismo. Su quest’ultimo aspetto Gravina ha preannunciato l’adozione di una norma che aumenta le sanzioni di fronte a casi di discriminazione razziale. “Sono due fenomeni – ha proseguito – che non hanno nulla a che vedere con il calcio e con lo sport. Gli atti delinquenziali che provocano violenza si stanno allontanando dai nostri stadi ma rimangono gli atteggiamenti di discriminazione razziale che offendono la dignità dei territori e dell’uomo. Il giorno 30 gennaio porterò all’attenzione del Consiglio federale una norma che rafforzi ed aumenti le sanzioni in caso di discriminazione razziale e territoriale”. Parlare di calcio con Gabriele Gravina è stato di particolare importanza per il Liceo Vico che, nell’ottica della diffusione di questo sport, nella scorsa stagione ha instaurato una collaborazione con la società dell’Olympia Cedas di Sulmona. Etica, confronto e rispetto sono le tre cose essenziali che i giovani devono sforzarsi di seguire per “responsabilizzare e sensibilizzare la capacità di noi adulti per essere un punto di riferimento”. Caratteristiche, ha rimarcato Gravina, alle quali si avvicina molto il difensore della Juventus Giorgio Chiellini ma il suo idolo di sempre, ha detto rispondendo ad una domanda di uno studente, si chiama Gianni Rivera. Per il presidente della Figc sarà molto importante investire sulle strutture per permettere di ospitare grandi eventi. “A tal proposito – ha reso noto – l’Italia si candida per gli Europei 2028”. Ciò permetterebbe di avere per il futuro impianti ulteriormente adeguati anche per i giovani che hanno bisogno di tutto ciò che possa favorire le loro attività. “I giovani – ha concluso – hanno bisogno di strutture e riferimenti per potersi allenare ed esprimere le loro grandi potenzialità”.

Domenico Verlingieri

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