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PRATOLA PELIGNA. “Ho visto da parte della società la non volontà a costruire qualcosa che potesse far bene alla squadra nel prossimo campionato di Eccellenza. Nei miei confronti c’è stata una mancanza di rispetto e quando viene a mancare la fiducia non si può andare avanti, penso, in qualsiasi campo lavorativo”. Sono queste le parole di un amareggiato Aldo Di Corcia che, dopo aver fatto il possibile nella scorsa stagione in Serie D, non si aspettava un epilogo del genere. L’ex tecnico dei Nerostellati si toglie più di un sassolino dalla scarpa e non le manda certo a dire lanciando specifiche accuse alla società. “Quando viene a mancare la fiducia ed il rispetto tra le persone – afferma – è difficile continuare a lavorare e così ho preso adesso questa decisione e non dopo per non andare allo scontro durante il campionato. Dopo tutti i sacrifici fatti l’anno scorso per cercare di dare una svolta alla stagione vengo ripagato in questo modo. Più ti comporti correttamente e più vieni trattato male. Dispiace perché al Pratola stavo bene ma non è servito a nulla metterci la faccia”. Come stavano lavorando Di Corcia e la società in vista del prossimo campionato e cosa nello specifico ha fatto rompere i rapporti? “Fino al 30 giugno – risponde l’ex allenatore – abbiamo parlato per cercare di costruire una squadra ma è inutile chiamare i giocatori se non c’è una società o chi deve prendere i contatti. Ho notato questa totale assenza e ho ritenuto che si stava perdendo troppo tempo per costruire una squadra”. Di Corcia, non c’erano possibilità per fare chiarezza? “No, perché fino a quando ci sono stato io non ho visto grosse disponibilità e possibilità per creare la squadra ma forse ora le cose cambieranno. Per questa ragione ho il forte dubbio che hanno fatto il possibile per mettermi nelle condizioni di andare via. Non ho altre spiegazioni perché la cosa strana è che avevamo trovato l’accordo ma alla fine non è stato rispettato ed il rispetto della parola per me è più importante della firma di un contratto”. Cosa vuol dire al presidente Gianluca Pace? “Lo ringrazio perché mi ha dato la possibilità di allenare la squadra del mio paese in Serie D ma sono dispiaciuto perché non volevo che si venisse a creare una situazione del genere. Ho dato il massimo e ringrazio tutti i giocatori ma sono deluso perché la fiducia ed il rispetto non possono mancare tra persone che si incontrano spesso per strada”. Su quale panchina vedremo Aldo Di Corcia nella prossima stagione? “Non ho idea perché penso che tutte le squadre ormai abbiano trovato l’allenatore. Vuol dire che quest’anno doveva andare così. Speriamo che per il futuro mi venga data la possibilità di lavorare serenamente con persone in grado di darti fiducia e che ti rispettano per quello che fai. Mi auguro di trovare al più presto una squadra perché per uno come me che ha tanta passione è difficile rimanere lontano dai campi”.

Domenico Verlingieri

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