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La società dell’Ovidiana Sulmona lancia l’appello ai cittadini affinché possano essere presenti in massa domani allo stadio Pallozzi per la super sfida contro il Casalbordino. Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del presidente Oreste De Deo, del vice Alessandro Lancia e dell’intera dirigenza:

“Finalmente ci siamo, si torna al Pallozzi, dopo più di metà campionato giocato sempre in trasferta, anche quando il calendario recitava che l’Ovidiana Sulmona avrebbe giocato in casa. I nostri ragazzi si sono allenati ovunque durante le settimane, hanno giocato di sabato pomeriggio e di domenica mattina, ma hanno sempre dato il massimo, lottando per la maglia e per i colori biancorossi, i nostri colori, quelli di tutti noi. Hanno difeso con orgoglio e onore quello che è il sogno di un progetto da realizzare. Abbiamo approcciato a questa stagione calcistica con molto entusiasmo e tanta voglia di lavorare per puntare al meglio. Con tanto sacrificio e tanta passione ci siamo presi tutti per mano e guardandoci negli occhi abbiamo condiviso l’inizio di un percorso che, come promesso a noi stessi e alla città tutta, dopo la salvezza raggiunta la scorsa stagione, si poneva l’obiettivo di provare a volare più in alto. Il nostro Stadio, casa nostra, lo aspettavamo da metà Ottobre, ma settimana dopo settimana la data del rientro a casa si allontanava. Non ne abbiamo mai fatto un alibi, anzi, in silenzio abbiamo continuato a dare il massimo, sognando sempre in grande, alzando l’asticella e puntando lontano. Oggi siamo lì, ce la giochiamo, e abbiamo bisogno ti tutti, nessuno escluso. Non ci nascondiamo, vogliamo tornare a competere nei campionati che ci appartengono, per storia e tradizione, vogliamo onorare un blasone che merita molto di più. Forse saremo in grado di riuscirci o forse resterà un’illusione, un sogno che resterà tale. Noi continuiamo a sognare…quando poi si è in tanti e tutti uniti a farlo magari chissà… Domani tutti al Pallozzi per i nostri colori, per i nostri ragazzi, per la nostra Città. Forza Sulmona. Onorati di essere il Sulmona”.

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