banner
banner

SULMONA – Tanto entusiasmo e partecipazione a Sulmona alla seconda edizione del torneo interparrocchiale San Panfilo Cup che ha visto sfidarsi, sul campo dell’Istituto Dottrina Cristiana, circa sessanta bambini in rappresentanza di sei parrocchie: Santissima Maria Ausiliatrice, San Michele Arcangelo di Pettorano sul Gizio, Madonna Addolorata di Bagnaturo, Cristo Re, San Panfilo e Santa Maria della Tomba. L’organizzazione è stata curata, nell’ambito dei festeggiamenti in onore di San Panfilo Vescovo, dall’Olympia Cedas. Sulle note dell’inno della Champions League l’ingresso in campo delle squadre che hanno dato vita a match caratterizzati dal sano spirito sportivo per giungere alla finale vinta da Santa Maria della Tomba contro San Panfilo. “Oltre all’agonismo per raggiungere l’ambizioso trofeo sono emersi i contenuti importanti della Green Card, cioè il cartellino verde per segnalare il bel gioco ed il buon gioco intesi come tecnica e correttezza”. Afferma Adelmo Ramunno che ringrazia i genitori, i bambini e l’intero staff dell’Olympia Cedas. Grazie alla presenza del parroco della cattedrale di San Panfilo don Domenico Villani sono stati insegnati ai ragazzi i veri significati dello sport e dell’agonismo leale. Una lezione di vita grazie alla preghiera dello sportivo che sprona ognuno a dare il massimo perché “giocare è un po’ come vivere e vivere è un po’ come giocare”. Queste iniziative servono a prepararsi per affrontare la partita della vita, senza arrendersi mai per avere il coraggio di ricominciare a giocare anche di fronte a quei momenti difficili che potrebbero indurre ad arrendersi e a non combattere più. Ciò vuol dire essere veri sportivi anche nella vita.
Domenico Verlingieri

Lascia un commento