PACENTRO. L’Asd Pacentro guarda con interesse ad un progetto che attraverso il calcio giovanile intende creare nei territori un ritorno dal punto di vista turistico e sportivo. Si tratta di un’iniziativa già sviluppata in Cina da Gianni Gregoris, esperto di strategie d’internazionalizzazione ed impegnato nei mercati emergenti e globalizzati di diverse parti del mondo. Gregoris con l’associazione NETF, tramite i propri partners cinesi, realizza e gestisce scuole calcio curando inoltre tutti gli aspetti del management dello sport. “E’ progetto innovativo che mette insieme l’internazionalizzazione dello sport e la tecnologia legate da un filo conduttore che è quello della culturaâ€. E’ quanto ha affermato Gregoris che, nel corso del recente memorial Tonino Angelilli, ha annunciato l’intenzione di portare il progetto a Pacentro grazie ai contatti avviati con il dirigente della locale squadra di calcio Tommaso Spagnoli. “Con gli amici di Pacentro – prosegue – abbiamo visionato le eccellenti strutture. Ci sono degli aspetti che possono essere ulteriormente migliorati ma qui è un ottimo posto per sviluppare questo tipo di progettoâ€. Per Gianni Gregoris Pacentro rappresenta l’ideale perché oltre ad un campo di calcio e ad uno di calcetto ci sono vari servizi logistici insieme a strutture ricettive ed alberghiere. L’obiettivo sarà quello di organizzare attività di avviamento allo sport come scuole calcio e campus. Gregoris è il presidente dell’associazione NETF che svolge attività di didattica e di avviamento allo sport dei bambini della Cina ma anche di altre nazionalità presenti in Abruzzo. “Il progetto – aggiunge – è partito cinque anni fa attraverso degli studi fatti in Cina ed in Europa come in Germania e nei paesi dell’est e balcani. Il lavoro è quello di trasformare le nostre conoscenze in realtà operative da trasmettere ai vari territoriâ€. Si tratta di un nuovo modello che cura nei minimi particolari le tendenze evolutive degli addetti ai lavori dando molta importanza alle tecniche di allenamento senza tralasciare gli aspetti educativi, nutrizionali e della salute. “Abbiamo aree di competenza – conclude – ed una struttura organizzativa per il calcio giovanile. Andremo noi a formare i tecnici seguendo la filosofia di Johan Cruijff per far giocare in modo semplice e cognitivo. Noi guardiamo all’allenatore non come un maestro ma come una guida per i ragazzi che devono giocare in maniera naturale per sviluppare le loro intelligenzeâ€.
Domenico Verlingieri