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PRATOLA PELIGNA – I Nerostellati, in vista del prossimo campionato nazionale juniores, cominciano le attività volte alla selezione dei ragazzi da inserire nell’organico che sarà a disposizione del tecnico Aldo Di Corcia. All’appello per il primo stage, riservato ai nati ’99 e 2000, hanno risposto una quarantina di giovani provenienti in larga parte dalla Marsica ma anche dall’aquilano e dalle zone del pescarese come Scafa e Manoppello. In numero minore invece dal circondario. “Abbiamo iniziato bene – ha affermato Di Corcia – perché c’è stata una buona risposta anche se dispiace che la maggior parte dei ragazzi vengono da fuori. Avrei preferito qualcuno in più del posto da Sulmona o Pratola Peligna però andiamo avanti perché questo è solo il primo stage”. La società Nerostellati 1910 vuole dare dunque ai giovani la possibilità di esprimersi in un campionato importate che, con la juniores nazionale, darà lustro all’intera Valle Peligna. “Si tratta di una bella vetrina – prosegue Di Corcia – ed è per questo che vogliamo dare la possibilità a tutti di mettersi in mostra”. In attesa di new entry, la base è rappresentata da quegli elementi che hanno già maturato esperienze in prima squadra come Giovanni Verrocchi (’99), Aldo Sinni (’99), Lorenzo Passalacqua (’98) e Paolo Marulli (’98), presenti al primo stage. “Qualcuno già lo conosco mentre altri non sono potuti venire però – ribadisce il tecnico – sono contento di questo primo incontro perché ho visto ragazzi vogliosi. Stiamo mettendo le basi per diventare, nel giro di un paio d’anni, il settore giovanile del circondario”. Al lavoro insieme a Di Corcia il dirigente accompagnatore Enzo Battaglini, il preparatore dei portieri Tonino Battaglini ed il direttore sportivo Gianluca Bighencomer che ringrazia la locale amministrazione comunale per aver concesso lo stadio Ezio Ricci per lo svolgimento delle attività. Un plauso al Comune arriva anche dal dirigente nerostellato Pierpaolo Zavarella: “La struttura è importantissima, ringrazio per avercela messa a disposizione”. Per Aldo Di Corcia, dopo l’amara esperienza della scorsa stagione alla guida della prima squadra dell’Amiternina, questa nuova avventura rappresenta una scommessa? “Una scommessa non proprio – risponde – ma ho tanta voglia di arrivare questa volta alla fine della stagione e, anziché andare in una prima squadra in altri posti dove rischi di essere messo in discussione dopo due o tre mesi, ho fatto la scelta di allenare i giovani perché qui c’è la possibilità di operare bene. Il mio compito sarà quello di portare qualche ragazzo in prima squadra”. Il lavoro continuerà ininterrottamente per arrivare alla formazione di una buona squadra. “Ci saranno altri incontri – annuncia Zavarella – perché un giocatore non si giudica da una sola partita. Vedremo i risultati. E’ comunque una buona opportunità per tutti i ragazzi”.
Domenico Verlingieri

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