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SULMONA – “Nella giornata del 18 Novembre 1984, 32 anni fa moriva Giuseppe Bolino, una delle figure di maggior risalto e vanto per la città di Sulmona. Un grande politico, un intellettuale e uno studioso poliedrico”. Lo afferma il consigliere comunale di Sulmona Roberta Salvati che ricorda come, già nella passata amministrazione, in collaborazione con la commissione toponomastica e la presidenza del consiglio chiese di intitolare l’Agenzia per la promozione culturale di Sulmona alla memoria di Giuseppe Bolino. “L’obiettivo – prosegue Salvati – è sempre stato quello di non disperdere quel patrimonio d’insegnamento dello studioso, che spaziava dalla ricerca sociologica all’attenzione per i problemi del mezzogiorno e della situazione abruzzese, oltre che per il suo amore per scrittori, D’Annunzio, i suoi saggi e la sua amicizia con Mario Pomilio, il suo impegno all’interno della Deputazione di Storia Patria, come suggerito anche dal professor Ezio Mattiocco. Nel convegno in sua memoria tenutasi presso l’Agenzia per la promozione culturale, il giorno 18.11.2014, alla presenza del governatore della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso si è rimarcata l’opportunità di onorare la figura di Bolino, intitolandogli l’Agenzia per la promozione culturale di Sulmona. Luciano D’Alfonso lo definì Un gigante della cultura e della politica regionale proponendo di intitolare alla sua memoria uno dei luoghi del palazzo della Regione. A lui si deve il progetto di legge, per la realizzazione della nuova ala dell’Ospedale Civile di Sulmona, in favore di questo territorio. In consiglio regionale Bolino si distinse anche per alcuni altri interventi   come la commemorazione di Aldo Moro, Giuseppe Spataro e i cattolici italiani, i valori della resistenza, il ricordo di Pietro Nenni e Piersanti Mattarella e poi i suoi interventi sulla necessità di Rifondare la Regione, il suo impegno sulla formazione del primo statuto regionale. Bolino elaborò uno studio   sul regionalismo di Capograssi che ha accompagnato il cammino di studiosi e cultori per tanti anni. In Consiglio regionale impose il prestigio e l’autorevolezza della Istituzione come luogo più alto della democrazia partecipata, con il suo proficuo impegno sull’ attività legislativa sanitaria e delle politiche attive del lavoro. A lui si deve l’organizzazione a Sulmona del convegno nazionale sulle politiche giovanili con il ministro Tina Anselmi al Palazzo dell’Annunziata per presentare la legge regionale. Grazie a lui l’Abruzzo fu la prima Regione in Italia a varare la legge 285 che determinò occupazione per oltre mille giovani”. Il consigliere Salvati si auspica che pensiero di Bolino, ancora attualissimo, possa servire da stimolo per fornire i giusti insegnamenti.

Domenico Verlingieri

 

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