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SULMONA – C’è una sanità, quella buona, che non sempre finisce alla ribalta delle cronache. C’è una sanità che fa rima con umanità. Non è solo la legge della grammatica che vuole la rima baciata ma è l’amore per il proprio lavoro che ti porta a gettare il cuore oltre l’ostacolo e a spenderti fino alla fine. Ed è cosi che il medico Giovanni De Blasis, primario del reparto di chirurgia vascolare dell’ospedale di Avezzano, decise qualche anno fa di occuparsi personalmente di Francesco ( abbiamo scelto un nome di fantasia), un anziano di Sulmona, che è stato salvato in zona cesarini. La sua vita sembrava perduta e appesa un filo quella mattina quando fu trasportato al nosocomio di Sulmona. Ma la storia vale la pena raccontarla dall’inizio. Francesco viene operato da De Blasis per una aneurisma e, come avviene nella maggior parte dei casi, dopo ogni intervento seguono i controlli di routine. Grazie ai successivi accertamenti scopre un’occlusione del 70 per cento alla carotide che rende necessaria una nuova operazione a stretto giro. Da programmare. Una leggera occlusione si presentava anche all’altra carotide ma non di grave entità. Tutto filava liscio, in attesa del nuovo intervento, fino a quando Francesco una mattina si sveglia e non si riesce a parlare. La situazione precipita. Per due giorni viene preso in carico dal pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona da dove, con un filo di voce rimasta, riesce a mettersi in contatto con il suo più caro amico. L’ospedale cittadino monitora la situazione ma per la delicatezza dell’intervento ci voleva una presa d’iniziativa di qualcuno o, in subordine, un vero e proprio miracolo. Passano 48 ore e De Blasis, dopo aver chiesto la cartella clinica, manda un’ambulanza per operare immediatamente l’anziano all’ospedale di Avezzano. Dopo quell’intervento, effettuato con immediatezza e precisione, Francesco ricomincia a vivere e parlare. Oggi ha gli acciacchi e i problemi legati all’età e alle condizioni di salute ma vive, parla, scherza, sorride. Tutto grazie a De Blasis che ha il volto di una sanità che non gira le spalle, non calcola ma interviene, arriva in tempo senza ritardare, apre una via d’uscita quando sembra tutto finito. Come a dire che sono davvero i medici a fare l’ospedale. De Blasis sarà ospite nei prossimi giorni nella trasmissione “Viva l’Italia” di Ennio Bellucci. Un medico che è anche scrittore e che di vite ne ha salvate parecchie, compresa quella di Francesco, che abbiamo raccontato proprio nella festa di Ognissanti. Quasi per lanciare un segnale di speranza. Perchè gli “eroi” esistono.

Andrea D’Aurelio

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