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SULMONA – Quattordici furti riuniti in un unico procedimento ma sarà una perizia a chiarire se E.D.G, 40 enne di Sulmona, è in grado o meno di stare in giudizio. Il Gup del Tribunale di Sulmona, Daniele Sodani, ha affidato nella giornata di ieri l’incarico al perito, Antonio De Luca, che dovrà accertare se la donna è capace di intendere e di volere e se è un soggetto socialmente pericoloso. Quella serie di furti che hanno creato tensione in città finiscono all’interno di un unico procedimento a carico della sulmonese per la quale la Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio. Nella scorsa udienza preliminare si era costituita parte civile l’avvocato Cinzia Simonetti per conto del marito che proprio lo scorso anno subì il furto nella sua gioielleria. Stessa sorte che toccò a una gelateria, a vari negozi del centro storico e agli ambulanti del mercato sotto Giostra. La storia della 40 enne di Sulmona ha tenuto con il fiato sospeso i commercianti della città ma anche tutti i sulmonesi quando, lo scorso mese di aprile, è fuggita dalla struttura di Ascoli Piceno, facendo perdere le tracce. La 40 enne era stata trasferita presso il centro sanitario di Ascoli dopo essere stata presa in carico dal reparto psichiatrico dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. La misura cautelare, il ricovero in stato di arresto, era stata decisa dal Tribunale di Sulmona visto il profilo psicologico della sulmonese. Tutto stava filando liscio fino a quando un giorno la donna non si è fatta trovare. Inizialmente si sperava in un rientro spontaneo. Dopo sono scattate le ricerche in tutta Italia ed è stato diramato il mandato di cattura. A ritrovarla nella stazione di Pescara è stata la Squadra Anticrimine unitamente alla Questura del capoluogo adriatico. E sono scattate di nuovo le manette. Per la 40 enne ora inizierà l’udienza preliminare con rito abbreviato, salvo che dalla perizia psichiatrica non verrà fuori che la sulmonese non può stare in giudizio.

Andrea D’Aurelio

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