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SULMONA. L’impegno della Cgil e dell’associazionismo ambientalista per l’istituzione a Pettorano della Riserva naturale regionale Monte Genzana-Alto Gizio, avvenuta nel 1996, rappresentò un originale e pionieristico percorso di sviluppo sostenibile unico in Italia. Le tappe fondamentali che hanno portato a questo risultato vengono ripercorse nel libro “Sindacato, ambiente, sviluppo. La Cgil Abruzzo, i parchi e le origini della Riserva Monte Genzana-Alto Gizio” scritto da Luigi Piccioni, docente all’Università della Calabria e vice presidente della Società italiana di storia della fauna. La pubblicazione, edita da Ediesse, è stata presentata nella sala conferenze Bruno Trentin della Cgil di Sulmona. “E’ stata – ha affermato Piccioni – un’operazione di ricerca nata sulla considerazione che la Riserva del Genzana, nonostante non sia una delle più grandi aree protette abruzzesi, è comunque un’area di notevole importanza faunistica e di raccordo tra il Parco nazionale d’Abruzzo ed il Parco della Majella. E’ anche il frutto di una storia di straordinaria importanza per l’ambientalismo italiano e per l’Abruzzo che cominciò alla fine degli anni ’60 con il riscatto del Parco nazionale d’Abruzzo per proseguire con il grande impegno della Cgil, sia di Sulmona che regionale, per la costituzione della rete dei parchi abruzzesi. Il Genzana rappresentò l’atto finale di questo discorso”. L’istituzione della riserva fece dell’Abruzzo una regione all’avanguardia nel sistema delle aree protette italiane. “E’ stato un risultato – ha aggiunto – che premiò uno sforzo corale di grande intelligenza e di grande combattività di un apposito Comitato promotore composto da sindacalisti come Mimì D’Aurora e politici come Gianni Melilla ma anche da rappresentanti delle associazioni come Dario Febbo e Massimo Pellegrini e da tecnici naturalistici di valore nazionale come Giorgio Boscagli”. Nel dibattito, moderato da Franco Avallone, sono intervenuti alcuni dei fautori di quel risultato che ebbe un ruolo significativo nella battaglia nazionale per l’approvazione della legge quadro sulle aree protette. Mimì D’Aurora, già segretario della Cgil di Sulmona e responsabile ambiente della Camera del lavoro abruzzese, ha sottolineato che il corridoio di scambio naturalistico tra il Parco nazionale d’Abruzzo e quello della Majella, creatosi in seguito all’istituzione della Riserva Monte Genzana-Alto Gizio, si è rivelato molto utile per tutelare in particolare la presenza dell’orso. “E’ stato un intervento – ha dichiarato – sotto il profilo naturalistico che ha valorizzato il Genzana perché rischiava di essere l’unica area esclusa con l’istituzione del Parco della Majella, compromettendo anche la stessa presenza dell’orso. Ciò ha permesso al comune di Pettorano sul Gizio di essere inserito all’interno di un sistema non solo di tutela ambientale, che ne determinasse la valorizzazione del territorio, ma anche di opportunità”.

Domenico Verlingieri

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