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SULMONA – Sono circa 5milioni i migranti regolari in Italia con una fetta consistenze in Abruzzo dove si contano 86mila presenze. A prevalere nella nostra Regione sono i rumeni (28mila), a seguire gli albanesi (14mila) ed i marocchini (4mila 600). I numeri sono stati analizzati in un incontro a Sulmona dal docente dell’Università dell’Aquila Luigi Gaffuri del Centro studi e ricerche Idos che ha illustrato il Dossier statistico sull’immigrazione del 2016. “Da questo studio – ha affermato Gaffuri – emerge innanzitutto che l’attenzione pubblica non è più rivolta al mondo del lavoro migrante ma ai cosiddetti sbarchi”. A fronte di queste situazioni che creano paure e timori, il professor Gaffuri ha sottolineato che esiste una parte importante di migranti che lavora producendo reddito e contribuisce anche al sistema pensionistico degli italiani. “Ci sono circa 640mila pensionati – rivela Gaffuri – che hanno beneficiato dei contributi versati dagli immigrati. Queste pensioni non sarebbero state pagate se non ci fossero stati gli immigrati”. Dati rilevanti anche a Sulmona con un aumento dell’80% dei migranti. Dalle 450 presenze nel 2006 si è passati alle attuali 1.500 con un’incidenza importante sulla popolazione locale aumentata. “Le comunità straniere – aggiunge – hanno lavorato senza creare problemi. Voglio ricordare inoltre che recentemente in questa città i migranti sono stati utilizzati per spalare la neve”. La diffusione di questi dati deve aiutare a capire meglio la realtà. Questo l’obiettivo del Centro studi e ricerche Vittorio Monaco che ha organizzato l’incontro nell’aula consiliare del Comune. L’intento è quello di abbattere i pregiudizi per far cambiare l’opinione di una parte degli italiani. “E’ una partita difficile – spiega Gaffuri – perché la società è spaccata. C’è chi li vuole e chi no. E’ necessario ancora un decennio per imparare a convivere con dignità e rispetto delle parti”. Per una corretta gestione della questione migranti è giusto che ci sia da parte di tutti il rispetto delle regole. Nel caso in cui ciò non dovesse avvenire “dall’accoglienza si passerà alla severità”. Così l’assessore regionale alle politiche sociali Marinella Sclocco che ha usato le stesse parole del ministro dell’Interno Marco Minniti nella presentazione del nuovo piano dell’immigrazione che mira a dare regole certe. “Saranno previsti centri per il rimpatrio – ha detto l’assessore – che aiuteranno in maniera più veloce ad espellere gli irregolari. Altro obiettivo sarà quello di creare dei ponti con i Paesi oltre il Mediterraneo perché sarà importante la collaborazione tra tutti per procedere al rimpatrio delle persone. Chi invece avrà pieno diritto ad essere accolto ed aiutato dovrà avere opportunità. Per questa ragione verrà dato maggior potere ai territori ed ai sindaci”.

Domenico Verlingieri

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