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SULMONA – All’indomani degli episodi di violenza verificatisi al termine della gara del campionato juniores Sulmonese Ofena-Virtus Pratola arrivano i chiarimenti dei dirigenti della squadra locale che raccontano la versione dei fatti. Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’Asd Sulmonese Ofena e dell’Olympia Cedas:

“I nostri ragazzi hanno subito per tutta la gara le provocazioni dei presunti atleti della squadra avversaria che non hanno perso occasione per rifilare sputi, calci a palla lontana, gomitate e minacce verbali. Nonostante questo comportamento meschino che poco ha a che fare con lo sport, i nostri atleti non hanno mai reagito alle provocazioni come possono testimoniare le numerose persone presenti allo stadio Pallozzi. A fine gara, mentre i nostri giocatori festeggiavano la vittoria ottenuta sul campo vicino la propria panchina, giocatori dell’ASD Virtus Pratola si sono avvicinati aggredendo in maniera oltretutto vigliacca i nostri ragazzi. Il nostro presidente, che era presente sugli spalti, si è immediatamente attivato per richiedere l’intervento della Forza Pubblica visto che la veemenza degli attacchi non accennava a diminuire ed  iniziava a rivolgersi anche verso custodi e dirigenti dell’ASD Sulmonese Ofena ma soprattutto vista la situazione di pericolo in cui si sono trovati i nostri ragazzi per nulla abituati a situazioni da “Far West”. La società tutelerà i propri tesserati sia in ambito sportivo che in ambito penale. La nostra Società si adopera per promuovere il valore sociale del Calcio, il valore di aggregazione dello Sport e soprattutto si preoccupa della crescita personale dei ragazzi e vedere una squadra, o meglio un gruppo di scalmanati, venire a “giocare” a Sulmona con l’intento non di vivere una giornata di Sport ma di creare scontri con chiunque si trovasse sul campo o sugli spalti ci spinge a chiedere una maggior tutela da parte degli organi sportivi competenti verso chi vuole continuare a credere nella valenza sociale di questo Sport. A supporto di queste considerazioni portiamo anche dei fatti tesi a dimostrare che il comportamento di ieri da parte dei tesserati dell’ASD Virtus Pratola non è da considerarsi occasionale ma frutto di una abitudine alla violenza. Infatti considerando i provvedimenti disciplinari nel Campionato Provinciale Juniores al quale partecipano le due società risulta che i tesserati dell’ASD Virtus Pratola hanno avuto un totale di 21 giornate di squalifica e tutte per rosso diretto o per comportamento violento mentre i nostri ragazzi hanno totalizzato 1 sola giornata di squalifica per somma di ammonizioni. Riteniamo altresì di dover essere solidali con quei ragazzi facenti parte dello stesso gruppo che nulla hanno a che fare con questi scalmanati e con questi comportamenti. Naturalmente ci auguriamo di non dover avere più a che fare con certe realtà e ci riserviamo insieme all’Olympia Cedas la possibilità di non partecipare a partite e manifestazioni con l’ASD Virus Pratola. Da domani vogliamo tornare a parlare solo di Calcio e a dannarci e divertirci per dare ogni giorno ai nostri ragazzi la possibilità di vivere questo Sport in maniera giocosa e la certezza di essere in una Società dove si cerca di crescere uomini e non teppistelli da campi da gioco.”.

 

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