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Il soggiorno nasce principalmente come spazio della casa dove trascorrere il tempo libero, è la stanza nella quale i membri della famiglia e gli amici trascorrono del tempo insieme e i padroni di casa accolgono gli ospiti. Se un tempo il soggiorno aveva una finalità semplice e facile da definire, negli anni si è trasformato da formale salotto a spazio informale dove guardare la TV, giocare ai videogame o con i giocattoli e persino mangiare.

Nel corso della sua moderna evoluzione, c’è stata una costante, ovvero la presenza di un televisore come punto focale dell’intrattenimento, personalizzato a seconda delle esigenze e delle priorità del padrone di casa per quello spazio, come per esempio creare un’esperienza di home cinema, giocare ai videogiochi, guardare lo sport o far divertire i bambini.

Questo report esplora il modo in cui i soggiorni delle case di tutta Europa si sono adattati nello stile e nella finalità, pur mantenendo come punto centrale dello spazio il televisore. Esamina come la tecnologia abbia modificato i criteri di scelta del televisore per il soggiorno e il ruolo che questo oggetto riveste nella vita di tutti i giorni.

L’EVOLUZIONE DEL SOGGIORNO DI CASA

Il numero di stanze della tipica abitazione europea è cambiato nel corso dei secoli. In epoca medievale, si cucinava, mangiava, dormiva e socializzava in un’unica grande stanza e, per motivi pratici di calore, il punto centrale della casa era il focolare. La presenza di spazi adibiti a cucine, soggiorni e camere da letto era molto rara e riservata ai ricchi.

Nel corso del tempo, con lo sviluppo delle tecnologie e dei materiali edilizi e l’evoluzione nel modo di concepire la pulizia e la privacy, nelle case hanno iniziato a comparire pareti e nuove stanze, dando il via a un nuovo modo di vivere l’ambiente domestico.

L’EVOLUZIONE DEI SOGGIORNI NEL TEMPO

Anni ‘60

Questo decennio è stato in tutta Europa un periodo di sperimentazione che si è esteso anche al soggiorno.

Le palette cromatiche si ispiravano spesso alla natura: verdi, motivi floreali e ori di varie sfumature ricoprivano ogni elemento, dai divani alle pareti.

Verso la fine del decennio, lo stile psichedelico proponeva una combinazione di colori eccentrici, ad esempio un divano rosa coperto di cuscini arancioni.

La presenza del riscaldamento centralizzato ha reso il focolare, elemento architettonico tipico in Regno Unito e in molti Paesi nordeuropei, non più necessariamente il punto centrale della stanza. Il suo posto è stato preso dal televisore che, presente nella maggior parte delle case dalla fine degli anni ‘60, è diventato un pezzo di arredo fondamentale.

Anni ‘70

In questo periodo, era diventato di moda combinare in modo eclettico sedie e divani di diversi stili e colori, anche se nelle abitazioni più tradizionali il salotto coordinato ha continuato a rappresentare la soluzione preferenziale.

Per i mobili, si è diffuso sempre più l’uso di nuovi materiali, quali il vetro, l’alluminio e la plastica. Colori come l’arancio e il verde avocado erano diffusi in tutta Europa, così come le sedie tulipano, le loro copie e i tappeti a pelo lungo.

I televisori e i sistemi Hi-Fi sono diventati iconiche opere di design da esporre. Nella maggior parte dei soggiorni, i mobili monoblocco sono stati sostituiti da sistemi contenitivi più moderni e modulari composti da scaffali, vano TV, armadietti, cassetti e unità bar a ribalta.

Anni ‘80

In questo decennio, sono accadute molte cose: sono stati realizzati alcuni film cult e molti musicisti intramontabili hanno raggiunto il successo. Sono tornati di moda i mobili in legno pesante e si è fatto un uso enorme dei colori pastello e dei motivi floreali. Ogni divano, cuscino e tappeto presente nei soggiorni di tutta Europa era un inno ai toni scuri o pallidi.

Contemporaneamente, c’era anche un’altra grande tendenza ispirata al postmodernismo, con colori e motivi audaci e vistosi, lo stile Memphis, in riferimento al gruppo di artisti e designer, chiamato appunto Memphis, fondato nel 1981 dal designer italiano Ettore Sottsass.

In questo decennio, i televisori, utilizzati come schermo sia per le console di videogiochi che per guardare i nastri VHS, hanno assunto maggiore importanza. Il nuovo utilizzo dei televisori ha influenzato enormemente l’arredo del soggiorno. I mobili TV sono diventati più grandi, per far spazio ai nuovi supporti e agli accessori, e il soggiorno si è aperto ad armadietti, librerie e scaffali colmi di file di videocassette e videogiochi.

Anni ‘90

In questo decennio è stato recuperato un certo gusto minimalista. Gli interni venivano progettati all’insegna della semplicità e della sobrietà.

In Regno Unito, è emersa per breve tempo la moda dei mobili gonfiabili e fluorescenti, mentre nel resto d’Europa erano di tendenza e considerati cool i mobili bianchi o beige. I motivi ad edera sulle pareti e i finti fiori di seta si sono distinti fra le maggiori tendenze.

I televisori color argento, che nei primi anni ‘90 erano ancora di dimensioni ingombranti, sono diventati piatti e più sottili verso la fine del decennio, mentre i nastri VHS sono stati sostituiti da CD e DVD. Questi cambiamenti hanno rivoluzionato ancora una volta l’aspetto del soggiorno all’inizio del 2000.

Anni 2000

Con il passaggio al nuovo secolo, il minimalismo è stato gradualmente abbandonato, lasciando il posto a espressioni più luminose e audaci. Le pareti ornamentali con stampe floreali e di design acquistano popolarità. Il continuo progresso tecnologico ha esteso l’uso di Internet che è stato integrato all’interno della casa. Come il computer, il televisore non ha più la forma di una grossa scatola ingombrante, ma è diventato uno schermo piatto di grandi dimensioni che, collegato a un impianto di diffusori, ricrea l’ambiente dell’home cinema.

In questo decennio, la forma piatta è diventata uno standard, portando con sé il desiderio di mobili accessibili e semplici da assemblare. Dopo gli anni ‘90, le persone hanno cercato di comunicare la propria personalità con l’arredo, poi appendendo foto e cornici alle pareti e ricorrendo a un uso più elaborato del colore e della carta da parati.

Giorni nostri

Negli ultimi anni, in molti paesi europei si è assistito a un fenomeno chiamato “Urban Living”. C’è la tendenza a tornare a vivere nel centro delle grandi capitali, dove le case sono più costose e gli spazi ridotti. L’esigenza di trasformare il soggiorno in uno spazio multifunzionale è dunque diventata persino maggiore.

La tecnologia riveste un ruolo ancor più importante, come dimostrano i televisori con schermi ultrapiatti connessi a Internet e i fornitori di servizi multimediali che consentono di accedere facilmente a enormi raccolte di film e serie TV. Lo spazio non è più occupato da mobili ingombranti che contengono DVD, CD e i vecchi registratori e lettori. Il televisore, che diventa sempre più grande, è il nuovo protagonista del soggiorno insieme al divano.

In termini di arredo, oggi “sentirsi bene” fra le mura di casa è un’esigenza reale. Le persone vogliono vivere in uno spazio il cui mood esprime la loro identità in modo unico. Questa filosofia porta alla coesistenza di diverse tendenze, da ambienti con atmosfere minimaliste contemporanee a spazi più personalizzati e massimalisti.

Un’altra importante tendenza del design di interni di oggi è quella di portare dentro casa il mondo esterno, rappresentato in ogni elemento del soggiorno, dalle decorazioni alla carta da parati. Altra grande tendenza sono le finiture in ottone e rame. Il velluto è tornato in auge e il blu si sta diffondendo in tutte le sue differenti sfumature, insieme al verde e al rosa pallido.

ESTRATTO DA FONTE  : https://presscentre.sony.it/documents/report-levoluzione-del-soggiorno-di-casa-88473

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