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POPOLI – Corsa al test antigenico nelle farmacie del paese per evitare l’insorgenza di un nuovo focolaio a ridosso del capodanno. Accade a Popoli dove negli ultimi giorni sono state rilevate due positività con il tampone rapido che hanno riportato uno stato di allerta nella cittadina del pescarese per il rischio di un nuovo fronte tenendo conto che uno dei due positivi avrebbe una vita sociale particolarmente attiva. Dalla notte bianca agli assembramenti della vigilia non sarebbero mancate le aggregazioni spontanee tanto da spingere i cittadini a recarsi nelle farmacia per sottoporsi al test. Al momento non si configura uno stato di allerta come conferma il sindaco, Dino Santoro, ricordando che il Comune ha adottato tutte le misure di sicurezza e di prevenzione per gestire gli eventi all’aperto, notte bianca compresa che si è svolta lo scorso 23 dicembre dalle 15.30 all’una. “C’è stato un capillare controllo del territorio. Quello che preoccupa sono gli assembramenti nella vigilia di Natale dove tutti si sono sentiti più liberi. E’ una fase delicata poiché, soprattutto per i vaccinati, vanno evitate nuove restrizioni”- commenta il primo cittadino. Al momento sono 20 gli attuali positivi in paese, tutti legati a nuclei familiari e isolati. Solo 3 sono ricoverati in ospedale. Intanto subito dopo le festività si svolgerà un’altra seduta per la somministrazione della terza dose e sarà riaperto il centro tamponi, come concordato tra Comune e medici di famiglia. In Centro Abruzzo il virus continua a circolare. Nelle ultime ore un salone per parrucchiere è stato chiuso a Rivisondoli dopo che lo staff è entrato in contatto con alcuni casi Covid. Per cui la misura si è resa necessaria in attesa della stabilizzazione del quadro epidemiologico. Nella prima serata di ieri è stato inoltre eseguito un nuovo ricovero per Covid su un paziente dell’area peligna che è stato trasportato nelle malattie infettive dell’Aquila dopo la diagnosi in area grigia. Salgono ad 8 i posti letto occupati. Numeri contenuti ma da tenere sotto controllo visto il rialzo della pressione ospedaliera su scala regionale. Andrea D’Aurelio

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